“Il Festival ci ha lasciato molto e chiede un rinnovamento della nostra pastorale delle comunicazioni, perché coinvolga sempre più le grandi risorse di intelligenza e di cuore di cui la nostra arcidiocesi dispone. Che lo Spirito Santo accompagni il nostro cammino”. Si conclude con queste parole il messaggio che l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, ha diffuso a chiusura del Festival della Comunicazione, tenutosi nei giorni scorsi nell’arcidiocesi.
Il presule desidera “ringraziare tanti, con grande gioia perché ho incrociato tanti volti e tanti comunicatori che ispirano il loro servizio, la loro professione, semplicemente la loro umanità, a questo stile di vita”. “Ringrazio le Paoline i Paolini, che, interpreti dello spirito del beato Giacomo Alberione, ci hanno permesso di vivere il 18° Festival della Comunicazione in Italia e ci hanno immesso in una rete di relazioni che ha arricchito la nostra Chiesa locale: grazie a suor Cristina Beffa e padre Giuseppe Lacerenza”, prosegue mons. Renna, che esprime poi “un grazie all’Ufficio diocesano comunicazioni sociali, guidato da don Giuseppe Longo e coadiuvato dal prof. Giuseppe Adernò e dal diacono Alessandro Rapisarda”. “Grazie a tutti coloro che per i Paolini e per la diocesi hanno messo a disposizione le loro competenze e il loro tempo: Giacomo Salerno, Valeria Pisasale, Giuseppe Barbagallo, Arianna Rotondo. Grazie al vicario generale, mons. Salvatore Genchi, al vicario per la Pastorale, don Giuseppe Raciti, all’economo diocesano, Carmelo Squadrito”, aggiunge il vescovo. “Tanta gratitudine va a parroci e rettori di chiese, gestori di teatro e luoghi pubblici, che hanno messo a disposizione gli spazi per gli eventi culturali, nonché a tutti i loro preziosi collaboratori. Grazie ai relatori che ci hanno raggiunto da tutta Italia e hanno portato la loro competenza e la loro esperienza di ‘comunicatori con il cuore’ nella nostra Catania”. “Con animo grato salutiamo don Gianni Epifani e i suoi collaboratori dell’Ufficio Cei per la diretta della messa su Raiuno del 21 maggio. Grazie infine – conclude il vescovo – ai numerosi sponsor che hanno permesso di affrontare con serenità le spese per l’evento, senza dimenticare che parte delle risorse sono frutto della nostra compartecipazione economica alle necessità ecclesiali con la firma dell’8xmille”.