“Sappiamo che mai il virtuale potrà sostituire la bellezza degli incontri a tu per tu. Ma il mondo digitale è abitato e va abitato da cristiani”. Lo scrive Papa Francesco, nella prefazione al libro “La Chiesa nel digitale”, curato da Fabio Bolzetta per Tau editrice e presentato, ieri pomeriggio, presso l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, a Palazzo Borromeo, in occasione della LVII Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà domenica 21 maggio. Un volume nato dall’esperienza degli oltre 150 video tutorial dell’Associazione Webmaster Cattolici italiani (WeCa), che con l’occasione ha festeggiato anche i vent’anni dalla sua fondazione. “La nostra società è ormai immersa nel digitale, con esso dobbiamo fare i conti, poiché la Rete può essere usata tanto bene quanto male e questo ci chiama, soprattutto da cristiani, a sfruttare al meglio tutte le sue potenzialità per scopi nobili”, ha spiegato nei suoi saluti istituzionali Francesco Di Nitto, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. Tra gli ospiti relatori del dibattito, con la moderazione di Cecilia Seppia, giornalista di Vatican News, don Mauro Mantovani, prefetto della Biblioteca apostolica vaticana; mons. Fabio Fabene, segretario del Dicastero delle cause dei santi; mons. Lucio Adrian Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione; don Gianluca Marchetti, sottosegretario della Cei, e don Sergio Massironi, del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Secondo mons. Fabene, il volume “ci fa immergere in modo decisamente pratico nel digitale, mondo in cui siamo pienamente coinvolti”. Un equilibrio tra reale e virtuale ribadito anche da mons. Ruiz, secondo il quale “lo scopo di spazi e strumenti digitali, come ci spiega il libro, non deve essere cercato nella concorrenza con la presenza fisica di fedeli alle liturgie, ma nell’utilizzo missionario delle stesse tecnologie”. “Come Chiesa – ha spiegato don Marchetti – abbiamo più volte indagato e scrutato questo mondo, ma oggi ci troviamo davanti alla sfida di caricarci delle responsabilità che ci chiede il digitale”. Per il sacerdote, infatti, un altro tema da mettere al centro è quello della tutela di chi abita le nuove tecnologie, soprattutto i minori. “La Chiesa – ha osservato Fabio Bolzetta, curatore del volume e presidente di WeCa – non è nel digitale. È Chiesa e basta e per questo immersa in tutti gli ambiti del mondo, anche nelle nuove tecnologie”.