Come può riuscire il dialogo tra persone di culture e religioni diverse? A questa domanda risponde la mostra “Ethos universale”, promossa dalla diocesi di Bolzano-Bressanone, che poggia su due cardini: illustra le grandi religioni, per poi analizzare i valori che hanno in comune e che possono formare il consenso morale alla base di una pacifica convivenza.
Visitando questa mostra gli studenti del liceo artistico e della scuola professionale per l’artigianato artistico di Ortisei si sono confrontati con i punti fondanti delle religioni mondiali e della concezione dell’etica dei pensatori di oggi e del passato, nonché con i cinque principi della fondazione ethos universale.
Inoltre, durante le lezioni sono stati approfonditi diversi aspetti con i gruppi di studenti: la conoscenza dei simboli, i principali insegnamenti delle religioni mondiali, le considerazioni etico-morali. Gli studenti hanno poi scritto le loro riflessioni rispondendo alla domanda “Etica universale: necessaria, possibile o utopica?”.
“La mostra ha offerto spunti per discussioni, analisi dei punti in comune dei diversi sistemi di valori ed è stata ideale punto di partenza per trattare temi come l’uguaglianza o la sostenibilità”, ha detto un insegnante, che ha ringraziato per la messa a disposizione gratuita della mostra e ha invitato altre scuole a cogliere questa offerta. L’esposizione, durata due settimane, è stata visitata anche dalle classi delle scuole medie della val Gardena.
La mostra “Etica universale” è un ulteriore passo nel dialogo tra le religioni in Alto Adige e può essere prenotata e presa in prestito gratuitamente tramite il referente diocesano per il dialogo interreligioso, Giorgio Nesler (mail: giorgio.nesler@bz-bx.net).
La mostra è composta da 16 roll-up bilingui. In concreto, l’esposizione si compone di 4 parti tematiche: la prima dedicata a 8 grandi religioni; la seconda ai due principi di umanità e della Regola d’oro (etica della reciprocità); la terza parte ai 4 impegni personali (per una cultura della non violenza, della solidarietà, della tolleranza, della parità dei diritti); la quarta al Giardino delle religioni a Bolzano, il significativo progetto altoatesino che favorisce il dialogo interreligioso. Il pannello dedicato al Cristianesimo presenta quattro personalità significative per la diocesi di Bolzano-Bressanone: san Giuseppe Freinademetz, il beato Josef Mayr-Nusser, Maria Hueber e Luzi Lintner. “Con questa mostra vogliamo far conoscere questa idea lungimirante dell’etica universale, affinché l’azione non violenta, la giustizia e la convivenza non rimangano solo visioni, ma diventino una realtà vissuta dalle persone”, afferma Nesler.