Scuole che affiancano alle sanzioni tradizionali lo strumento della mediazione e nelle quali non conta punire chi offende, umilia o compie ingiustizie. Conta ricostruire la relazione tra ragazzi coinvolti nel conflitto, ai quali viene offerta l’opportunità di un confronto in uno spazio protetto di ascolto e di parola, con l’accompagnamento di un mediatore. Sono le 13 “scuole riparative” (istituti secondari di primo e secondo grado) che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha incontrato questa mattina a Milano, nel Teatro Puntozero presso l’istituto penale minorile “Cesare Beccaria”.
Nel corso dell’evento è stato presentato il “Manifesto per le scuole riparative” che arriva alla conclusione della seconda edizione del progetto dell’Autorità garante “Riparare: conflitti e mediazione a scuola”, realizzato in collaborazione con la cooperativa Dike e l’Istituto Don Calabria. Si tratta di un documento in 10 punti, che parte con l’affermazione della prospettiva della riparazione attraverso la mediazione per affrontare i conflitti che nascono nella comunità scolastica e coinvolgono studenti, professori, genitori, dirigenti scolastici, personale Ata e personale amministrativo.
“Occorre far crescere la cultura della mediazione per fondare una società più equa e pacifica, improntata alla reciproca comprensione e alla responsabilità. Auspico che il percorso di mediazione scolastica divenga strutturale nel Paese come formazione di ogni studente”, dice Garlatti. “La mediazione rappresenta anche una risposta al bullismo e al cyberbullismo e costituisce una risorsa preziosa non solo in ambito scolastico, ma anche come modalità per affrontare la vita e costruire un mondo migliore nel quale la gestione dei conflitti passi attraverso il dialogo e la comunicazione delle emozioni, trasformandosi in opportunità di cooperazione e crescita”.
L’evento, che si concluderà alle 14,30 di oggi, è condotto da Giuseppe Scutellà del Teatro Puntozero ed è stato aperto dai saluti del dirigente del Centro di giustizia minorile di Milano, Francesca Perrini, e dal direttore dell’Ipm “Beccaria”, Cosima Buccoliero. Sono presenti in sala oltre 150 rappresentanti – tra studenti, genitori e docenti – delle scuole riparative di Lombardia, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Liguria, Puglia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Piemonte, Veneto, Trentino-Alto Adige.