L’Associazione dei datori di lavoro diaconali in Germania (VdDD), Eurodiaconia e la Banca per la Chiesa e la Diaconia (KDBank) chiedono alle istituzioni europee, al governo federale tedesco e agli stati federali di “consentire rapidamente investimenti in infrastrutture sociali sostenibili dal punto di vista climatico ed ambientale”. In occasione della terza conferenza strategica sulla sostenibilità e il Green Deal, l’11 e il 12 maggio a Berlino, la Diakonie Germany, l’Associazione dei datori di lavoro diaconali in Germania, ha presentato la propria strategia. Lo comunica in una nota Eurodiaconia. Dal 2027, il sistema europeo di scambio delle quote di emissione (ETS) si applicherà anche al settore edilizio: Servizi sociali e sanitari dovranno pagare il prezzo della CO2, destinato ad aumentare, per ogni tonnellata di CO2. Secondo le organizzazioni, nel diritto sociale tedesco manca ancora un criterio di sostenibilità. “La sostenibilità deve essere ancorata nei codici sociali, in modo che gli investimenti urgentemente necessari delle nostre organizzazioni e istituzioni per la tutela del clima possano essere rifinanziati dalle autorità. Il governo federale può raggiungere i suoi obiettivi climatici solo insieme all’economia sociale. Vogliamo diventare neutrali dal punto di vista climatico, ma abbiamo bisogno di una base giuridica per farlo”, ha detto la presidente di Diakonie, Ulrich Lilie. Sulla stessa linea, Andreas Theurich, di VdDD: “La sostenibilità sociale ed ecologica fa parte del DNA delle aziende diaconali e deve essere sempre pensata insieme”.