“L’arrivo delle precipitazioni con pioggia e neve, che disturbano il ponte del 25 aprile degli italiani, sono però importanti per combattere una grave siccità con il lago di Garda che è sceso sui minimi storici del periodo ed è pieno al 40% mentre il Como è pieno solo al 37%, e il Maggiore resiste al 54%”. Lo afferma Coldiretti in riferimento al maltempo che ha interessato diverse aree della Penisola nel sottolineare tuttavia che a preoccupare e il rischio grandine. “Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (Pavia) – sottolinea l’associazione – è a -3,5 metri con le sponde ridotte a spiagge di sabbia come non accadeva da decenni. Un allarme che riguarda soprattutto circa 300mila imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi un terzo dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento”. “L’arrivo delle precipitazioni – prosegue Coldiretti – è dunque importante per salvare le semine primaverili di mais, girasole, soia e riso ma anche le coltivazioni in campo come il frumento, l’orzo, l’erba medica e le altre foraggere che soffrono la prolungata siccità e con grandi preoccupazioni per le rese della prossima raccolta”. “Se la pioggia e la neve sono dunque attese per ripristinare le scorte idriche nelle montagne, in laghi, fiumi e terreni i forti temporali con precipitazioni violente soprattutto se accompagnati da grandine– conclude l’associazione – rischiano però di provocare danni irreversibili sulle colture in campo”.