Concerto straordinario, domani, sabato 29 aprile alla Basilica di San Paolo fuori le Mura (ore 21, ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili), con la rara esecuzione di The Dream of Gerontius capolavoro di Edward Elgar su testo di John Henry Newman. L’evento, promosso dal Parlamento britannico con il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, nasce su invito del card. James Harvey, arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, dell’Abate Dom Donato Ogliari, Abate dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura, insieme a Christopher Trott, Ambasciatore britannico presso la Santa Sede, per celebrare la figura di John Henry Newman (1801-1890), canonizzato il 13 ottobre 2019.
Teologo inglese, poeta, tra i più grandi pensatori cristiani del XIX secolo, Newman si convertì al cattolicesimo nel 1845, fu ordinato sacerdote a Roma nel 1847 e si stabilì a Birmingham, dove fondò la scuola dell’Edgbarton Oratory; ricevette la porpora cardinalizia nel 1879 e nel 2019, fu canonizzato da Papa Francesco. Ad eseguire l’imponente lavoro, una vera e propria rarità per Roma e per l’Italia dove si contano pochissime esecuzioni (nella capitale solo una nel 2005), saranno oltre quattrocento musicisti, con i giovani talenti della Southbank Sinfonia e il Coro del Parlamento britannico diretti da Simon Over, e le voci soliste del tenore Robert Murray (Gerontius), il mezzosoprano Beth Taylor (The Angel) e il baritono Arthur Bruce (The Priest e The Angel of the Agony). “Newman unisce nella sua persona da un lato i più eccellenti tratti della cultura inglese e della tradizione anglosassone e, dall’altro, la fede della Chiesa cattolica. Il concerto si inserisce perfettamente nel proficuo dialogo ecumenico fra l’anglicanesimo e il cattolicesimo, dialogo ecumenico che la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra ha sempre perseguito fin dal suo nascere”, ha detto Hans-Albert Courtial, presidente generale della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra che patrocina e collabora al concerto del 29 aprile. “Questo concerto rappresenta la nostra più grande impresa fuori dal Regno Unito – ha proseguito Lord Michael German, presidente del Coro del Parlamento britannico –. È un’occasione unica e preziosa per rafforzare le relazioni fra Regno Unito e Vaticano attraverso la musica”.