È stata approvata, dal Consiglio della Regione Campania, l’istituzione della Giornata regionale del figlio, stabilita per il 15 maggio. L’iniziativa è nata per “celebrare ogni anno, su tutto il territorio regionale, il diritto di ogni minore a vivere il proprio ruolo di figlio all’interno di una famiglia”, promuovendo in questo modo l’essere figlio come un presupposto essenziale per il pieno sviluppo del minore e, nel contempo, celebrando la centralità del ruolo della famiglia all’interno della società. “Un risultato particolarmente importante per il Movimento di famiglie La Pietra Scartata e per Amici dei Bambini, che da anni si è impegnata su questo fronte presentando anche una proposta di legge che colmi la grave lacuna di una Giornata nazionale del figlio. La speranza – dice il presidente di Aibi, Marco Griffini – è proprio che questa buona prassi possa essere emulata dalle altre regioni e recepita a livello nazionale. Perché fra tutte le giornate istituite ne mancava una che celebrasse proprio questo grande valore: essere figlio! Una giornata che funga da richiamo immediato per chi figlio non lo è più, perché abbandonato in qualche orfanotrofio nel mondo. Siamo contenti che la regione Campania abbia dimostrato questa grande sensibilità, tracciando il cammino che ora deve proseguire per la legge nazionale e per il riconoscimento da parte dell’Onu”.
La legge è passata con una dotazione finanziaria di 50mila euro all’anno e prevede non solo celebrazioni, ma anche azioni specifiche per chi vive con difficoltà o non vive affatto la dimensione di figlio. Verranno concesse borse di studio, di lavoro e di viaggi di istruzione rivolte agli studenti che si sono distinti nel percorso didattico per ogni ordine e grado d’istruzione; premi in favore dei figli che nel corso dell’anno si sono distinti per aver compiuto azioni particolarmente meritorie all’interno della loro famiglia o verso i loro familiari; premi diretti a coloro che operano nell’affido familiare e che si sono distinti in attività di promozione e sviluppo della cultura dell’affidamento familiare e della natalità.