Un pacchetto di misure finalizzate a migliorare la sicurezza e l’educazione di chi si mette alla guida. Il tutto in attesa del nuovo Codice della strada e di eventuali misure legislative urgenti. Oggi, nel corso di un incontro congiunto con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e il ministero dell’Interno sull’educazione e sulla sicurezza stradale, il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha esposto le proposte al vaglio del suo dicastero. Anzitutto corsi di educazione stradale, tenuti da esperti e docenti appositamente formati, da attivare presso le scuole secondarie di II grado, la cui frequenza prevederà l’acquisizione di crediti ai fini del conseguimento della patente.
Quindi verifica, tramite un apposito questionario, della conoscenza dell’educazione e sicurezza stradale e della legge sull’omicidio stradale, presso tutte le scuole secondarie di II grado (classi terze, quarte e quinte). E ancora: “laboratori” di incontro e confronto tra i ragazzi, anche tramite social o video, e tra studenti di un ciclo inferiore e superiore per esperienze di peer tutoring, nonché tra docenti del ciclo superiore e studenti del ciclo inferiore, per sperimentare attività relative alla sicurezza stradale. Il Ministero prevede di dedicare, tramite apposito provvedimento, un numero minimo di ore di lezione di educazione civica all’educazione stradale, in modo da potenziare l’attenzione su questo tema, includendo anche un’apposita formazione dei docenti. Si sta valutando anche l’opportunità di organizzare attività dedicate alla “guida sicura”.