Inizia oggi ad Aparecida e proseguirà fino alla conclusione di aprile l’assemblea plenaria della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile. Un appuntamento importante, poiché l’assemblea prevede il rinnovo delle cariche elettive dell’episcopato brasiliano e perché i vescovi torneranno a trovarsi in presenza per un tempo così prolungato (dieci giorni) dopo gli anni della pandemia. Il presidente uscente, l’arcivescovo di Belo Horizonte, dom Walmor Oliveira de Azevedo, traccia sul sito della Cnbb un bilancio del suo mandato. “La presidenza della Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani – dice – ha affrontato molte sfide. Negli ultimi quattro anni, il mondo ha sofferto le conseguenze di una grave pandemia, che ha causato la morte di molte persone e famiglie. La Chiesa, in questo contesto, anche nelle fasi più acute della trasmissione della malattia, con la necessaria distanza sociale, ha intensificato il suo lavoro di sostegno spirituale e sociale. Per farlo, ha imparato rapidamente a gestire i nuovi strumenti tecnologici di comunicazione, rendendosi presente nella vita quotidiana delle persone in molti modi. Ha anche creato azioni per ridurre al minimo le sofferenze di coloro che hanno subito le conseguenze economiche della pandemia”. L’arcivescovo sottolinea che, soprattutto in quest’ultimo quadrimestre, “il Brasile ha vissuto un’escalation di polarizzazioni, con rotture, anche all’interno delle famiglie, provocate da disaccordi politico-ideologici. Uno scenario triste, incorniciato dalla crescente diffusione di notizie false. Un momento culminante di queste polarizzazioni è stato vissuto nell’ultimo processo elettorale”. Guardando al futuro, il presidente uscente fa notare che “la Chiesa cattolica, in tutto il mondo, cerca di investire sempre di più nella sinodalità, accogliendo l’appello proveniente dal luminoso magistero di Papa Francesco. La Cnbb, che è già espressione della sinodalità nella Chiesa, riunendo i molti contributi dell’episcopato brasiliano, con partecipazione dei consacrati e dei laici cristiani, ha bisogno di andare sempre più avanti in questo cammino sinodale. Ciò significa intensificare continuamente i nostri servizi alle numerose comunità di fede presenti sul territorio nazionale, promuovendo una più ampia partecipazione, con particolare attenzione a quella delle donne”.