L’Emporio della solidarietà di via Vollusiano a Terni è sempre vicino e al servizio delle famiglie bisognose del territorio della diocesi di Terni-Narni-Amelia, che si trovano in situazione di disagio economico e di emarginazione sociale, a cui si è aggiunta, nel 2022, la fase di emergenza e accoglienza di 350 famiglie di profughi ucraini. Un’opera segno della Caritas-associazione San Martino Impresa sociale resa possibile anche grazie al contributo 54.000 euro elargito dalla Fondazione Carit per il progetto “Emporio della solidarietà: Centro servizi per il contrasto alla povertà”, nell’ambito del Bando 5/2022 Welfare di comunità. Il progetto è volto alla crescita e al miglioramento dei servizi offerti dall’Emporio stesso anche a fronte del costante aumento delle richieste di aiuto nel reperimento di beni alimentari e di quelli per l’igiene.
Nel 2022 le persone che si sono rivolte alla Caritas-associazione di volontariato San Martino sono state 4.193. Presso l’Emporio della solidarietà in via Vollusiano a Terni e ad Amelia sono stati distribuiti 38.134 pezzi di prodotti alimentari (circa 14mila in più rispetto al 2021, pari a +35%). In gran parte sono state aiutate le 350 famiglie di profughi ucraini giunte nel territorio, ospiti dei familiari che vivono in Italia e poi attraverso la rete di accoglienza messa in atto nel corso dei mesi successivi.
Il progetto “Emporio della solidarietà: Centro servizi per il contrasto alla povertà”, viene spigato in una nota, si propone di dare supporto alle famiglie che si rivolgono ai Centri di ascolto delle Caritas parrocchiali e a quello della Caritas diocesane, con i quali avviano un percorso di presa in carico, al fine di migliorarne la contingente situazione economica. L’Emporio della solidarietà è soggetto attivo della rete dei servizi che operano con la finalità di supportare persone in stato di bisogno alimentare e disagio sociale, attraverso l’attribuzione di una tessera elettronica che permette all’utente di effettuare la spesa di generi di prima necessità (alimentare e non); ma anche la presa in carico e stesura di un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa, volto al superamento della condizione di povertà, e la messa a disposizione dei servizi del Centro servizi per il contrasto alla povertà. Soddisfatto lo stato di bisogno, è previsto il supporto di personale specializzato (assistente sociale, educatore, mediatore al lavoro) con una presa in carico sociale e l’accesso ai servizi quali, orientamento al lavoro, servizio di fermo posta, residenza fittizia, distribuzione di indumenti, di farmaci, hub digitale, consulenza legale e segretariato e orientamento per l’accesso a servizi, programmi e prestazioni. Inoltre, sarà possibile attivare anche il servizio di mediazione linguistica e interculturale. Grazie alla messa a disposizione di operatori con formazione professionale specifica viene avviato un percorso individualizzato volto a promuovere la massima autonomia possibile, si mira a creare un servizio di prossimità integrato e a costruire sicurezza sociale, organizzando una rete strutturata che offra certezza, a tutte le persone e le famiglie, che potranno contare su un sistema di protezione che risponda concretamente ai bisogni sociali, promuovendo il benessere non solo attraverso interventi di riduzione del disagio e della povertà, con l’erogazione di beni gratuiti di prima necessità alimentari e non, ma anche attraverso il coinvolgimento dei destinatari del sistema di assistenza nei loro percorsi di inclusione sociale ed economica.