Colombia: Muhamad (ministra) invito al Vaticano per lanciare il programma di educazione ambientale. “Attuare la Laudato si’ nelle politiche del Paese”

“Dal Governo del presidente Gustavo Petro, abbiamo invitato un rappresentante di Papa Francesco perché nel luglio 2023 lanceremo il Programma nazionale di educazione ambientale del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo sostenibile, in una prospettiva ecumenica di eco-teologia”. L’annuncio, attraverso il Sir, è della ministra Susana Muhamad, che ricorda come il tema sia già stato affrontato nel Dialogo aperto per la cura della Casa comune, organizzato dal Celam, dal Servizio cristiano di solidarietà con i popoli dell’America Latina Oscar Romero (Sicsal), dalla Rete ecclesiale Panamazzonica (Repam) e dalla rete Iglesias y Minería. “L’obiettivo è quello di attuare l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco nelle politiche della Colombia”, prosegue la ministra. Nel concreto, si punta a “educare i cittadini a rafforzare i processi sociali intorno alle questioni ambientali, per contribuire a un cambiamento di paradigma nelle relazioni umane con l’ambiente, in cui la cura per la vita e lo sviluppo sostenibile siano le pietre miliari della società colombiana. L’educazione ambientale deve essere un’azione quotidiana, per questo si proporrà di educare attraverso la pratica, partendo dalle scuole, dai giovani, da iniziative di educazione popolare, con le comunità indigene, afrodiscendenti, contadine e insulari, da fiere, laboratori e progetti che promuovano le bioeconomie, dalla valorizzazione della biodiversità e dalla promozione del recupero dei mestieri per promuovere l’economia circolare. Muhamad è consapevole che il progetto si scontra con la realtà dei molti omicidi commessi contro leader ambientali, che si oppongono a mega-progetti e ai gruppi armati. “Finora, lo dico molto direttamente, non c’era nessuna strategia. Nei protocolli interni del Governo, la categoria dei difensori dell’ambiente non esisteva nemmeno. Non può essere così. Ma dobbiamo anche pensare alla prevenzione, e prevenire significa contribuire a legittimare i difensori dell’ambiente nei territori, riconoscendoli come una voce legittima che ha il diritto alla partecipazione”. Nella prospettiva della pace, la ministra ha parole dure contro la guerriglia dell’Eln, che prosegue nella politica degli attentati, nonostante i colloqui di pace in corso: “Far saltare in aria gli oleodotti, attaccare i soldati in servizio militare, è un affronto alla ricerca di pace. Il debito ambientale dell’Eln è incommensurabile”. Secondo Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani, che ha collaborato all’intervista “la ministra Susana Muhamad da quando nel 2018 abbiamo cominciato a incrociarci in vari incontri e manifestazioni e fin dal suo impegno nella società civile si è sempre impegnata per tradurre gli insegnamenti della Laudato Si’”.

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