Via Crucis: quinta stazione, “io sono una persona ferita dall’odio”

A portare la croce nella quinta stazione sono tre migranti, provenienti dall’Africa, dal Sud dell’Asia e dal Medio Oriente. “Io sono una persona ferita dall’odio”, racconta uno di loro. “La mia vita è in viaggio, sono scappato dalle bombe, dai coltelli, dalla fame e dal dolore. Sono stato spinto su camion, nascosto in bauli, gettato su barche pericolanti. Eppure il mio viaggio è continuato per raggiungere un luogo sicuro, che offra libertà e opportunità, dove possa dare e ricevere amore, praticare la mia fede, dove sperare sia reale. Ci sarà un Cireneo per me? Fanno ridurre ciò che spero di essere a un segno sulle caselle di un modulo; devo scegliere straniero, vittima, richiedente asilo, rifugiato, migrante, altro, ma quello che vorrei scrivere è persona, fratello, amico, credente, prossimo…”.

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