Pasqua: mons. Cipolla (Padova), “cuore della nostra fede” e “roccia su cui scorre l’acqua della storia”

“Siamo alla Pasqua di Risurrezione, la festa delle feste per noi cristiani. È un punto di riferimento stabile, sicuro, la roccia su cui scorre l’acqua della storia, che raccoglie avvenimenti belli e altri brutti”. Si apre così il messaggio di auguri del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla. “La storia scorre, ma il Vangelo è lo stesso attraverso i secoli, anche se variano i contesti culturali e i luoghi in cui viene annunciato. E spetta a noi tornare alle sorgenti della nostra fede e dire in modo nuovo il Vangelo al mondo d’oggi. Questo è anche l’impegno del Sinodo diocesano che stiamo vivendo”, prosegue il vescovo.
“Oggi sono molti i motivi di preoccupazione: sentiamo ancora forte sulle nostre esistenze l’esperienza drammatica di una pandemia che ha investito il mondo intero; stiamo seguendo con apprensione la tragedia della guerra in Ucraina, con le sue conseguenze sul piano degli equilibri mondiali e la possibilità di evoluzioni catastrofiche. Una guerra che si affianca a tanti – troppi – conflitti e atrocità sparsi nel mondo. C’è poi il fenomeno delle migrazioni: migliaia e migliaia di persone che si spostano quotidianamente in cerca di una vita migliore – scappando da situazioni di sfruttamento, guerre, violenze – e affrontano viaggi rischiosi e insidiosi, per alcuni purtroppo con esiti fatali. Ci sono emergenze ambientali e questioni etiche che interpellano il nostro agire, le nostre scelte e il nostro cammino verso il futuro”, la sottolineatura del presule.
Di qui l’invito ad affidarsi al Signore risorto, “nostra speranza e nostra roccia di salvezza”. Una speranza “vera, concreta, che non ci porta a disimpegnarci, ma ci invita ad avere il coraggio e l’energia per poter affrontare e combattere tutto ciò che rende poco dignitosa la vita degli uomini e delle donne di oggi, e per guardare a un futuro migliore”. L’augurio, infine, di “trovare energia e forza da questo appuntamento stabile, che fedelmente ritorna ogni anno – la Pasqua” e di “trasmettere e donare la speranza a quanti attorno a voi vivono fatiche e difficoltà”.

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