Il rapporto dell’Ipcc “è un chiaro invito ad agire subito per assicurare un futuro vivibile e sostenibile per tutti. Le decisioni che prendiamo e le azioni che compiamo stanno plasmando il mondo che i nostri bambini erediteranno. Dimostriamo alle generazioni che verranno che quando hanno avuto bisogno di noi per lottare per il loro futuro, lo abbiamo fatto”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell, commentando il Rapporto di sintesi del Sesto Rapporto di valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc).
“Nei prossimi 30 anni – ha osservato – si prevede che nasceranno circa 4,2 miliardi di bambini. La nostra responsabilità collettiva è di assicurare che siano preparati. L’Unicef chiede ai leader del mondo e alla comunità internazionale di mettere i bambini, gli adolescenti e le future generazioni al centro delle azioni urgenti per il clima per assicurare un futuro vivibile per tutti”.
Quattro passi fondamentali indicati da Russell: “In primo luogo, tutte le parti devono intensificare gli impegni e le azioni per colmare il divario di emissioni e accelerare la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Le economie sviluppate – soprattutto quelle che emettono di più – devono raggiungere le zero emissioni nette entro il 2040 e sostenere le economie emergenti con le conoscenze e i finanziamenti per raggiungere i loro obiettivi al 2050”. “In secondo luogo, i bambini e le loro comunità devono essere protetti dalla devastazione climatica. Esortiamo tutti i governi ad adottare politiche di sviluppo resilienti al clima e ad adattare con urgenza i servizi sociali di base da cui dipendono il benessere e i diritti dei bambini – come l’acqua e i servizi igienici, la salute, la nutrizione, l’istruzione e la protezione dell’infanzia – alla nostra nuova realtà climatica”. “Inoltre, per salvaguardare i bambini, soprattutto quelli più vulnerabili, è necessario un aumento ingente dei finanziamenti”, ha sostenuto direttore generale dell’Unicef, chiedendo che “gli impegni a raddoppiare i finanziamenti per il clima devono essere rispettati e poi aumentati. I finanziamenti per l’adattamento devono essere drasticamente aumentati, dando priorità ai servizi sociali essenziali su cui i bambini fanno affidamento, riconoscendo la loro particolare vulnerabilità”. “Infine, ogni governo deve garantire che i bambini siano preparati alla vita in un mondo in cui il clima sta cambiando, fornendo loro le competenze necessarie per sopravvivere e prosperare”, ha concluso Russell, evidenziando che “l’educazione climatica e l’offerta di ‘competenze verdi’ consentiranno loro di partecipare in modo significativo e di contribuire alla creazione di un mondo più sostenibile, in cui sviluppo economico e sostenibilità ambientale vadano di pari passo”.