Dottrina della scoperta: card. Tolentino de Mendonça, “fa parte dell’architettura della riconciliazione”

“Questa Nota fa parte di quella che potremmo chiamare l’architettura della riconciliazione, ed è anche il prodotto dell’arte della riconciliazione, il processo in cui le persone si impegnano ad ascoltarsi, a parlarsi e a crescere nella comprensione reciproca”. È il commento del card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, alla Nota sulla “Doctrine of Discovery”, pubblicata oggi.”Le intuizioni che informano questa Nota sono esse stesse il frutto di un rinnovato dialogo tra la Chiesa e i popoli indigeni”, spiega il cardinale: “È ascoltando i popoli indigeni che la Chiesa sta imparando a comprendere le loro sofferenze, il passato e il presente, e le nostre mancanze. È nel dialogo culturale che siamo impegnati ad accompagnarli nella ricerca della riconciliazione e della guarigione. Dobbiamo vivere l’arte dell’incontro”. “La dottrina della scoperta non faceva parte dell’insegnamento della Chiesa Cattolica, ed è ripudiata in questa Nota”, ribadisce Tolentino: “Ma questa tragico evento ci ricorda la necessità di rimanere sempre più vigilanti nella nostra difesa della dignità di tutti gli uomini e della necessità di crescere nella conoscenza e nell’apprezzamento delle loro culture”. Specificamente, come ci ha ricordato Papa Francesco nella Laudato Si’, “è indispensabile prestare speciale attenzione alle comunità aborigene con le loro tradizioni culturali”, raccomanda infine il porporato: “Per loro, infatti, la terra non è un bene economico, ma un dono di Dio e degli antenati che in essa riposano, uno spazio sacro con il quale hanno il bisogno di interagire per alimentare la loro identità e i loro valori”.

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