“Nel 2022 sono state più di 20mila le ore trascorse dai volontari con le persone in cerca di aiuto, a fronte dei 7.830 e 12 minuti del 2019, con una media di 186,4 telefonate al giorno”. Sono i dati diffusi oggi dall’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia, in vista della Giornata mondiale della salute che ricorrerà il prossimo 7 aprile.
“Gli utenti che si rivolgono al numero unico nazionale sono prevalentemente uomini, a differenza della chat e della mail, e l’età è più alta degli altri servizi. L’utente tipo ha tra i 46 e i 55 anni, è disoccupato, vive da solo e proviene dal Nord Ovest. Un profilo completamente diverso da quello che emerge dal servizio WhatsApp: l’utente medio è una giovane donna dai 26 ai 35 anni, studentessa che vive in famiglia”, l’identikit fornito dall’organizzazione di volontariato rispetto ai suoi utenti. Per quanto riguarda le problematiche di chi contatta Telefono Amico Italia sia via telefono sia via chat “prevalgono quelle legate all’area del sé: in particolare, chi telefona accusa soprattutto solitudine e bisogno di compagnia, chi scrive in chat manifesta, invece, principalmente, problematiche esistenziali e disagio psicologico”.
Nel 2022, inoltre, c’è stato un forte aumento di richieste d’aiuto via mail: “Dalle più di 1.200 mail del 2021 alle oltre 2.000 del 2022, circa il 68% in più e si è registrato un aumento del 107% di utenti del servizio. Gli utenti sono per la maggior parte donne (il 63%), vivono in famiglia, sono studenti (21%). Al primo posto con il 20% sono giovani dai 19 ai 25 anni, al secondo posto dai 26 ai 35 anni con il 13% e al terzo posto dai 15 ai 18 con il 9 %. I problemi sono l’area del sé, la relazione, il senso di emarginazione”.
“Tra il 2020 e il 2021, come confermano i dati Istat 2022, si registra una deflessione dell’indice di salute mentale tra i ragazzi tra i 14 e i 19 anni rispetto all’andamento degli anni precedenti, soprattutto tra le ragazze”, spiega Michela Gatta direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. “È davvero molto importante riconoscere e curare tempestivamente i problemi di salute mentale nei giovani per intervenire subito e sostenerli nel loro sviluppo – aggiunge –. Non bisogna dimenticare che la maggior parte dei disturbi psichiatrici dell’età adulta ha origine in infanzia e in adolescenza”.
I segnali di allarme di un malessere psicologico sono molteplici: “Spesso l’espressione di malessere psico-emotivo si rivela con manifestazioni somatiche, come nei bambini – sottolinea la neuropsichiatra –. Negli adolescenti si assiste a cambiamenti del tono dell’umore, irritabilità, chiusura relazionale e minori energie spese nell’interazione e nelle attività di gruppo, disinvestimento scolastico, pensieri e verbalizzazioni negativi, autosvalutazione, disistima. Si possono associare un’alterazione del ritmo sonno-veglia e delle abitudini alimentari”.