“La pace, ‘anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi’. 60 anni della Pacem in terris” è il titolo del convegno che la Facoltà teologica del Triveneto, in collaborazione con l’Ise-Istituto di Studi ecumenici San Bernardino di Venezia, organizza giovedì 4 maggio a Padova. A sessant’anni dall’enciclica, Facoltà e Ise intendono percorrere un itinerario di riflessione sul documento, che risulta quanto mai attuale nel contesto contemporaneo. Verranno esplorate le prospettive di pace che si possono sperare nel nuovo ordine mondiale, con gli apporti di esperti di teologia ecumenica, morale sociale e fondamentale, storia, interculturalità e inter-religiosità. In questo confronto, che coinvolge il mondo accademico e si apre al pubblico più ampio, si toccheranno i temi centrali della Pacem in terris per mettere in luce un concetto di pace che può essere condiviso da persone di religioni diverse, da credenti e non credenti, secondo lo stile promosso da papa Giovanni XXIII.
Ad inaugurare i lavori alle 9:30 i saluti istituzionali di Andrea Toniolo, preside Facoltà teologica del Triveneto, e Lorenzo Raniero, preside Ise-Istituto di Studi ecumenici San Bernardino di Venezia. A seguire la sessione “Quali prospettive di pace nel nuovo ordine mondiale?”. Interverranno Alberto Melloni (Università di Modena e Reggio Emilia), su “Memoria e profezia della Pacem in terris”; Franco Gismano (Fttr), su “La fraternità forma della pace. Dono e compito per l’annuncio del Vangelo”; Giovanni Maria Flick (giurista, presidente emerito della Corte costituzionale), su “Pace e diritti”; Mirko Sossai (Università Roma Tre), su ‘“Fare pace. La testimonianza della comunità di Sant’Egidio”. La mattina si concluderà con un dibattito.
Nel pomeriggio la sessione “Pace e religioni” alla quale interverrà Adalberto Mainardi (Comunità di Bose, International Ecumenical Conferences on Orthodox Spirituality), su “Dialogo ecumenico e guerra in Ucraina”. Spazio poi alla tavola rotonda “Il contributo delle religioni alla pace”. Per l’islam interverrà Khalid Rhazzali (Università di Padova); per l’ebraismo Joseph Levi (rabbino capo emerito di Firenze); per il buddhismo Anna Maria Shinnyo Marradi (maestra Zen fondatrice e guida spirituale del tempio Zen Shinnyoji di Firenze). A seguire un dibattito.