Con l’approvazione delle proposte normative presentate dalle otto commissioni il Sinodo diocesano “Chiesa di Savona, prendi il largo, confidando” ha concluso il suo secondo anno di lavori. Il prossimo decisivo passo sarà la votazione del “Liber sinodalis”, il documento finale che porterà a maturazione il cammino dell’assemblea: la prima tappa, in una sola giornata, è fissata per sabato 27 maggio e si concluderà simbolicamente con la partecipazione alla veglia diocesana di Pentecoste.
La nona assemblea si è svolta il 24 e il 25 marzo nel Seminario vescovile. Due soltanto le proposte su cui si è preferito rimandare il voto alla prossima sessione: una, la 5ª della prima commissione, riguardava la presenza di padrini e madrine per i sacramenti; per l’altra, la 5ª della seconda commissione, si è chiesta una formulazione più inclusiva per le coppie che non vivono il matrimonio nella forma sacramentale.
Nell’ambito della liturgia (Commissione 1) sono passate proposte relative alla celebrazione comunitaria almeno una volta all’anno dell’unzione degli infermi, alla posticipazione della Confessione alla ricezione della Prima Comunione e all’unificazione delle messe nelle parrocchie vicine. La Commissione 2 sulla vita familiare e l’affettività ha visto accolta la richiesta che ogni persona non sia discriminata, in base alle scelte di vita e agli orientamenti sessuali, nel ricoprire ruoli o ministeri, insieme ad altre norme che chiedono un linguaggio più inclusivo e un’educazione all’affettività che preveda figure professionalmente qualificate accanto ai catechisti.
Tra le norme presentate dalla Commissione 3 sui poveri spiccano quelle che invitano ad informare sulla gestione dei beni di proprietà ecclesiastica e alienare beni in favore di progetti di accoglienza di persone in difficoltà, alla partecipazione alla vita politica e sociale, a promuovere visite ad anziani e malati negli ospedali e strutture sanitarie. La Commissione 4 sui giovani e la fede ha visto il placet alle richieste di formare persone competenti che accompagnino i giovani nelle scelte di vita.
Un maggior rafforzamento dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso è stato chiesto dalla Commissione 5. La Commissione 6 sulle “sfide” dell’enciclica Laudato si’ ha suddiviso le norme nelle dimensioni spirituale, culturale e operativa.
La Commissione 7 sulla comunicazione si è concentrata sul ruolo dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, sull’Ufficio stampa e su una maggiore sinergia fra i mass media e i social media della Chiesa locale, chiedendo che il marchio “Il Letimbro” diventi un brand comunicativo alla rete sociale della diocesi. Per la via del dialogo culturale, infine, la Commissione 8 ha portato all’approvazione norme sul coinvolgimento dei giovani nei luoghi ecclesiali che ospitano il “bello”.
Nella serata del 24 marzo, il vescovo Calogero Marino ha unto le mani dei sinodali con l’olio di nardo, usato per la meditazione e la preghiera. All’assemblea, infine, mons. Marino ha proposto, per la fine dell’estate, un viaggio di due giorni a Monte Sole e Marzabotto. Il pellegrinaggio in Terra Santa è stato rimandato al 2024.