“Il cantiere per l’abitare è evidente che è anche un cantiere per il progetto di vita. Perché l’abitare insieme al lavorare sono alcune tra le grandi dimensioni della vita di un adulto che diventano rilevanti dall’adolescenza”. Lo ha detto stamani Roberto Franchini, docente di Pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, intervenendo al seminario “Il Cantiere dell’ospitalità e della casa”, in corso a Catania. “Questi Cantieri di Betania servono a far riflettere le comunità cristiana a promuovere sul serio la vita delle persone con disabilità, all’insegna non semplicemente dell’iniziazione cristiana – importantissima –, ma più complessivamente della logica del progetto di vita, che non è in primis attenta a creare contesti dove proteggere o riabilitare ma una logica esistenziale attenta a creare luoghi di appartenenza”.
Nel suo intervento, il docente ha ribadito l’esigenza di realizzare “luoghi dove la persona con disabilità può realizzare le proprie istanze più profonde, la propria vocazione di uomo e di cristiano”. “Occorre – ha spiegato – cambiare paradigma”. E “cantieri ‘aperti’ vanno in questa direzione”.