“La spirale della morte avanza riducendo gli spazi di un avanzamento credibile del dialogo e della diplomazia”. E’ quanto scrive don Tonio Dell’Olio sul settimanale online del Movimento Pax Christi Italia “Mosaico di Pace” in un post dedicato all’invio di armi in Ucraina e all’accordo firmato qualche giorno fa con l’Unione europea per una fornitura di munizioni da due miliardi di euro. “Mancano solo gli uomini delle proprie forze armate spediti come blindati o cannoni. Qualcuno ha stabilito che sia questo il confine da oltrepassare per decretare l’entrata in guerra”, osserva Dell’Olio. “Ma chi arma sostiene la guerra e perde credibilità negoziale. E in questo momento il filo che separa la partecipazione diretta alla guerra è diventato sottilissimo. Per questo continuiamo a organizzare carovane di pace con Stop the war now che dicano agli ucraini che c’è un altro modo per star loro accanto. Senza pretese e senza potere. Semplicemente vicini. Perché in Toscana si dice che ‘quando i rami litigano tra loro, le radici si abbracciano’”. La carovana di Stop the war now partirà nuovamente in Ucraina dal 30 marzo al 3 aprile in concomitanza questa volta con la Domenica delle Palme che nella tradizione cristiana (cattolica ed ortodossa) è caricata di un forte significato simbolico di pace. “Non ci rassegniamo alla guerra”, scrivono i promotori dell’iniziativa, “e per questo, insieme ai generi di prima necessità, consegneremo le palme agli abitanti di Odessa, di Mykolaiv, Cherson ed altre città e deporremo ramoscelli di ulivo sulle tombe delle vittime di questa follia”. “Noi non ci rassegniamo alla guerra e vogliamo continuare a dirlo con la nostra presenza”.