Il combattimento spirituale per la purificazione del cuore, con riferimento alla lettera di San Paolo agli Efesini, è stato il terzo step della catechesi quaresimale con cui l’arcivescovo di Reggio Emilia-Guastalla, mons. Giacomo Morandi, ha affrontato un tema di particolare rilevanza: “l’indossare l’armatura di Dio per combattere il maligno”. Un’iniziativa – informa l’arcidiocesi – che ha visto “un’ampia e convinta” risposta da parte dei fedeli – giovani, adulti, anziani – che hanno gremito per tre sere la Cattedrale di Reggio Emilia lasciandosi coinvolgere dalle parole di mons. Morandi, che a proposito della tentazione, ha innanzitutto affermato che “la miglior difesa è l’attacco. Per fare ciò occorre ricorrere alla Parola di Dio”. Altro tema affrontato dall’arcivescovo è stato il ruolo del “padre spirituale” che conosce la Parola di Dio. Da essa provengono consolazione e forza. Ecco allora la necessità di pregare la Parola, di avere tempo per Dio e di saper stabilire con lui attraverso la preghiera una relazione.