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Consiglio d’Europa: Ceds, rispetto a Carta sociale in diversi Paesi “i salari non garantiscono un tenore di vita dignitoso”

In diversi Paesi “il salario minimo legale o i salari inferiori fissati dai contratti collettivi sono troppo bassi rispetto al salario medio e non garantiscono un tenore di vita dignitoso”. In Francia, Italia, Spagna, Albania le informazioni contenute nel rapporto nazionale “non forniscono elementi sufficienti per stabilire che il salario minimo sia equo”. È quanto emerge dalle conclusioni 2022 pubblicate oggi dal Comitato europeo dei diritti sociali (Ceds) sulla conformità, di 33 Paesi esaminati, alla Carta sociale europea sui diritti del lavoro. Il Ceds riporta anche “l’insufficiente promozione della contrattazione collettiva e le restrizioni al diritto di contrattazione collettiva in rappresentanza dei lavoratori”. In alcuni casi, “ai lavoratori non viene riconosciuto il diritto effettivo di partecipare al processo decisionale all’interno dell’impresa”. In diversi Paesi, il Ceds rileva “la mancanza di rimedi adeguati ed efficaci (risarcimento e reintegrazione) nei casi di molestie sessuali e l’assenza di un’adeguata prevenzione delle molestie sessuali sul luogo di lavoro”. In molti Stati, “non esistono misure preventive volte a garantire che i licenziamenti non entrino in vigore prima dell’adempimento dell’obbligo di informazione e consultazione da parte dei datori di lavoro (come il ricorso a procedimenti amministrativi e giudiziari), così come non esistono sanzioni efficaci applicabili nei casi in cui i datori di lavoro non adempiano ai loro obblighi nelle procedure di licenziamento collettivo”, conclude il Ceds.

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