“Sono circa 300mila le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana, dove nascono quasi 1/3 dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento, che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo”. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, che ricorre oggi, dopo che la cabina di regia del Governo ha deciso la nomina di un commissario nazionale per affrontare l’emergenza.
“È importante la nomina del commissario al quale è necessario conferire poteri straordinari per velocizzare le autorizzazioni burocratiche come fatto, ad esempio, per il caso del Ponte Morandi a Genova, per dare una risposta concreta alla sofferenza di imprese e cittadini”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando “l’importanza di interventi strutturali per affrontare il cambiamento climatico”. Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà”, continua Prandini, ricordando: “Per questo abbiamo elaborato con Anbi il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”. Gli agricoltori, concludeo il presidente di Coldiretti, “sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare”.
“L’inverno – sottolinea la Coldiretti – ha lasciato l’Italia del Nord a secco con precipitazioni al di sotto della media dopo un 2022 in cui è caduto il 30% di pioggia in meno con danni stimati in 6 miliardi all’agricoltura nazionale”.