“Direi che tutta la sua vita verteva sull’incontro quotidiano con Dio. Non aveva bisogno di tante cose. Lo definirei controcorrente in un tempo come l’attuale. Carlo ha vissuto in pienezza la sua breve esistenza. Ha avuto il massimo: piena, bella e in armonia con Dio. E ha lasciato una splendida testimonianza. Mio figlio aveva questa consapevolezza che la vita non va sciupata inutilmente dietro a sciocche chimere”. Con queste parole Antonia Salzano, mamma del beato Carlo Acutis, descrive il figlio, punto di riferimento per i giovani ed esempio di speranza e fede.
Domenica 19 marzo, nella parrocchia Beata Verdine Maria del Rosario a Falconara Marittima, Antonia racconterà l’incredibile storia di suo figlio, primo beato della generazione dei millennial, in tanti già lo considerano il “patrono” di internet. “Essere sempre unito a Gesù, questo è il mio programma di vita”, scriveva quando aveva solo sette anni. La sua devozione, rivolta in particolare all’Eucaristia (che chiamava “la mia autostrada per il Cielo”) e alla Madonna, lo portava quotidianamente a partecipare alla messa e a recitare il rosario. Famosa è la sua frase: “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”.
Papa Francesco, nell’esortazione apostolica “Christus vivit”, lo ha proposto ai giovani come modello di santità nell’era digitale. Alle ore 15 ci saranno la coroncina della Divina Misericordia e la testimonianza di Antonia Salzano. A seguire, alle ore 17.30, la messa presieduta dall’arcivescovo di Ancona-Osimo Angelo Spina e l’adorazione eucaristica. Sarà esposta in chiesa la prima statua in legno, con reliquia, del beato Carlo Acutis. Invio comunicato stampa e locandina dell’evento.