“Oggi il Forum, grazie alla capacità di essere uniti, è più vivo e più forte che mai. Da un’associazione sfilacciata, che sommava al suo interno tante individualità, siamo diventati un corpo unico. Con competenza, passione e – aggiungo – simpatia, siamo diventati una realtà istituzionale. L’associazione che con le sue 592 associazioni a livello nazionale, regionale e locale porta avanti le istanze di oltre 5 milioni di famiglie sui tavoli che contano”. Con orgoglio Gigi De Palo ha rivendicato, oggi pomeriggio, quanto realizzato in questi otto anni alla guida del Forum nazionale delle associazioni familiari, nel suo discorso a conclusione del suo doppio mandato, in occasione dell’Assemblea nazionale del Forum, a Roma.
E ha dato anche un consiglio a chi verrà dopo di lui su come continuare: “Senza paura, con una mentalità vincente, giocando all’attacco. Perché è importante concentrare lo sguardo non sul breve, ma sul lungo periodo. Perché la famiglia non va difesa. La famiglia va promossa! Perché la famiglia non è un problema, ma la soluzione del problema. E la famiglia non chiede scontri ideologici inutili e dannosi, quanto risposte concrete”.
In questi otto anni, ha proseguito il presidente uscente del Forum, “ho incontrato centinaia di migliaia di famiglie e ho una certezza: c’è un potenziale immenso. C’è una sussidiarietà silenziosa incredibile che è il motore pulsante del Paese. Ci sono famiglie che nel nascondimento delle loro vite fanno grandi cose. Ho imparato tanto incontrando questo Paese reale, spesso sconosciuto. Ho fiducia nel futuro perché ho conosciuto le famiglie italiane. E dico alla politica: mettete le famiglie nelle condizioni di fare le famiglie e questo Paese non lo ferma nessuno. Il Pil italiano nasce nelle scelte quotidiane delle famiglie. La forza del risparmio delle famiglie italiane è il migliore al mondo”. Per questo “la famiglia non può continuare ad essere argomento di costume e società, ma deve diventare a pieno titolo argomento economico e strategico. Assett imprescindibile di un Paese che vuole crescere”.