Papa Francesco: no ai “cattolici puliti fra virgolette, quelli che si sentono giusti perché vanno in parrocchia la domenica a messa”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Chi è troppo ricco di sé e della propria bravura religiosa presume di essere giusto e migliore degli altri”. È il monito del Papa, nell’omelia della liturgia penitenziale presieduta nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie, con cui si inaugura l’iniziativa quaresimale “24 ore per il Signore”, promossa dal Dicastero per l’evangelizzazione. “Quante volte in parrocchia succede questo”, ha detto Francesco a braccio: “io sono dell’Azione cattolica, io aiuto il prete, io, io… Qualche volte succede di credersi di essere migliori degli altri: ognuno faccia l’esame di coscienza”. “Tante volte i cattolici ‘puliti’ fra virgolette”, ha proseguito sempre fuori testo: “quelli che si sentono giusti perché vanno in parrocchia la domenica a messa, e si vantano di essere giusti. Il posto di Dio l’ha occupato con il proprio io e allora, anche se recita preghiere e compie azioni sacre, non dialoga veramente con il Signore. Sono monologhi che fanno, ma non dialoghi, non preghiera”. “Perciò la Scrittura ricorda che solo la preghiera del povero attraversa le nubi – ha commentato il Papa – perché solo chi è povero in spirito, che si sente bisognoso di salvezza e mendicante di grazia, si presenta davanti a Dio senza esibire meriti, senza pretese, senza presunzione: non ha nulla e perciò trova tutto, perché trova il Signore”.

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