Naufragio a Crotone: Cardamone (Sos Villaggi dei Bambini), “abbiamo il compito di salvaguardare i diritti di chi arriva nel nostro Paese in cerca di riscatto”

“Troppo spesso l’Italia e in particolare la Calabria sono teatro di tragedie umanitarie con perdite di vite innocenti, persone partite per sfuggire da situazioni insostenibili in cerca di un futuro di nuove opportunità”: lo afferma Francesca Cardamone, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice del Programma di Sos Villaggi dei Bambini a Crotone. “L’impatto del naufragio sul territorio calabrese è stato talmente forte ed emotivamente coinvolgente che l’intera comunità civile si è mobilitata per offrire aiuto ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime che, in molti casi, erano già nella località dove sarebbe dovuto avvenire lo sbarco, in attesa di riabbracciare i propri cari. Queste sono storie di mancati ricongiungimenti familiari”, spiega.
“In queste prime ore – prosegue Cardamone – come Sos Villaggi dei Bambini abbiamo offerto supporto psicosociale, ascoltando i racconti di persone che si sono tragicamente infrante di fronte a un destino infausto. Una storia che mi ha colpito particolarmente è quella di una mamma che ha perso cinque dei suoi familiari, la sorella, il cognato, i nipoti e la nipotina è ancora dispersa. La sua è la storia di tutti noi. Non possiamo più permettere tragedie come questa. Abbiamo il compito di salvaguardare i diritti di chi arriva nel nostro Paese in cerca di riscatto. Come Rete Sos Villaggi dei Bambini ci impegniamo ogni giorno per proteggere i loro diritti”.
Sos Villaggi dei Bambini ha immediatamente messo a disposizione personale volontario e competenze nell’intervento psicosociale e nella mediazione culturale a favore dei sopravvissuti, dei familiari delle vittime e degli operatori e volontari delle associazioni impegnate sul campo. In particolare, supporto psicosociale agli operatori e volontari che hanno prestato servizio allo sbarco e che stanno ancora fornendo supporto, con l’obiettivo di contenimento e prevenzione del rischio connesso al lavoro in prima linea.
All’interno dell’Hub di Crotone, Sos Villaggi dei Bambini sta strutturando un intervento di sostegno psicologico e supporto interculturale, rivolto ai sopravvissuti per i primi colloqui e la raccolta anamnestica, di orientamento al territorio e ai servizi. Sta organizzando, inoltre, un intervento dedicato al supporto psicosociale dei bambini e ragazzi, attraverso laboratori e attività che l’Organizzazione porta avanti da tempo nei Villaggi Sos in Italia.
L’organizzazione sta strutturando un percorso psicosociale rivolto ai profughi sbarcati che verrà implementato focalizzandosi sull’età, i nuclei familiari, i Msna, non appena queste info saranno disponibili.
Oltre al supporto psicosociale alle famiglie che stanno procedendo ai riconoscimenti, Sos Villaggi dei Bambini sta prestando interventi di mediazione linguistica e culturale.
Attraverso l’ascolto attivo dei familiari delle vittime, gli operatori stanno cercando di accogliere e gestire i sentimenti di rabbia e forte frustrazione, dovuti alle scarse e frammentarie informazioni relative alle operazioni di sepoltura e/o trasferimento delle salme in altri Paesi europei o nei luoghi d’origine.

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