Alle ultime Olimpiadi di Tokyo Filippo Tortu, giovane velocista che grazie alla staffetta 4×100 metri, ha vinto la medaglia d’oro. L’atleta azzurro ha accettato con entusiasmo di partecipare a “Volontario all’Opera per un giorno”, il progetto di Opera San Francesco che vede tra i suoi volontari alcuni tra i volti più noti del paese, anche nel panorama dello sport. Per una volta Filippo ha così indossato un grembiule rosso e non le scarpe da corsa. Per una buona causa.
Filippo Tortu ha voluto trascorrere una mattinata in Opera San Francesco e conoscere in prima persona la realtà di accoglienza e aiuto gratuiti che dal 1959 a Milano è un punto di riferimento per i poveri e qualsiasi persona in difficoltà. La prima tappa della visita è stata al Servizio docce e guardaroba dove, accompagnato da fra Marcello Longhi, presidente di Osf, il campione italiano ha visto come ogni giorno in media 110 persone possono fare una doccia e 35 ricevono un cambio d’abito gratuito grazie a Osf e ai suoi volontari. In Mensa invece Filippo si è messo al lavoro concretamente: con grembiule e badge si è trasformato in volontario e ha scodellato un piatto fumante di risotto ai commensali del Servizio storico di Osf (2.000 circa al giorno).
Sorridente e socievole, il velocista ha, anche se per poco, potuto fare esperienza in prima persona di quale sia l’impegno di Opera San Francesco, rimanendone meravigliato positivamente. Infatti, alla fine del “suo turno” Filippo Tortu ha dichiarato: “È stata una bellissima mattinata quella in Osf. Ho visto con i miei occhi quanta voglia, passione e organizzazione ci sia dietro questo mondo che conoscevo ma non personalmente. Reputo il momento del pasto molto importante per la quotidianità di ognuno di noi. È condivisione. E mi ha fatto piacere trascorrerlo con queste persone. Opera San Francesco è unione”.