Proseguono senza sosta le attività di soccorso del personale sanitario del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – Cisom a bordo dei mezzi della Guardia costiera; la speranza è quella di riuscire a recuperare tutte le vittime del naufragio del barcone che si è spezzato a pochi metri dalla riva del litorale di “Steccato” di Cutro, a Crotone. Sul posto ci sono numerosi medici e soccorritori Cisom che, in sinergia con gli uomini della Guardia Costiera, a bordo degli elicotteri e delle motovedette, continuano a perlustrare la costa e il mare. Per i superstiti, il Cisom è impegnato a fornire una prima assistenza medica e umanitaria. “Cisom non volta le spalle dinanzi a queste vite umane e continuerà a fare tutto il possibile per impedire che l’elenco dei migranti morti nel nostro mare si allunghi ulteriormente”, afferma Gerardo Solaro del Borgo, presidente del Cisom. Sono oltre 3500 – tra cui 450 medici, 350 infermieri e 120 psicologi – gli uomini e le donne che ogni giorno indossano la divisa rossa del Cisom e si mettono al servizio dei bisognosi. Dal 2008 a oggi, nell’ambito del Progetto P.A.S.S.I.M. III (primissima assistenza sanitaria in mare), il Cisom ha assistito, insieme alla Guardia costiera, oltre 200.000 migranti.