L’avvio della plenaria primaverile della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), in corso da ieri a Dresda, ha visto la ripresa del dialogo in merito al cammino sinodale tedesco e al sinodo mondiale dei vescovi. Il nunzio apostolico in Germania, mons. Nikola Eterovic, ha spiegato che la sinodalità nella Chiesa è più una questione di spirito e di stile che di strutture, riferendosi a una recente lettera esplicativa inviata il 16 gennaio dal Vaticano nella quale era sottolineato che la Chiesa cattolica in Germania non era autorizzata a istituire un consiglio sinodale come organo di governo misto di laici e clero, anche nelle diocesi. “Piuttosto che fondare nuove istituzioni a rischio di un ulteriore aumento della burocrazia, è imperativo che gli organi diocesani già esistenti siano riorganizzati nello spirito sinodale per ravvivarlo”. Stamane il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco-Frisinga, ha chiesto coraggiosi movimenti di ricerca nella Chiesa. “Questi sono tempi turbolenti con enormi sfide davanti a noi nella Chiesa e nella società. La domanda centrale per molte persone è: qual è il prossimo? A volte siamo persi, ci scoppia il cuore e ci gira la testa cercando di trovare una via”, ha detto il cardinale Marx nell’omelia nella cattedrale di Dresda; e Marx ha chiesto più coraggio nel processo di riforma della Chiesa cattolica. “Perché tanta paura? Perché tanta preoccupazione per ciò che verrà?”, ha detto Marx nell’omelia evidenziando come “forse i movimenti di ricerca sinodale che stiamo attualmente vivendo in Germania e oltre sono solo l’inizio di un inizio”, citando il teologo Karl Rahner che così definì il Concilio Vaticano II. Nell’ambito delle loro deliberazioni alla plenaria primaverile di Dresda fino a giovedì, i vescovi tedeschi vogliono cercare, tra l’altro, di trovare una linea comune per l’ultima assemblea sinodale del “Percorso sinodale” a Francoforte sul Meno dal 9 all’11 marzo.