Quaresima: mons. Corazza (Forlì-Bertinoro), “tempo dell’impegno e del cambiamento”

“La Quaresima è il tempo dell’impegno e del cambiamento. Per cambiare bisogna però riconoscere che qualcosa non va, a partire dalla propria vita personale”. Lo scrive il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, nell’editoriale pubblicato sul nuovo numero del settimanale diocesano “Il momento”.
“Siamo tutti convinti e consapevoli che c’è urgente bisogno di un cambiamento, nella società e nel mondo, nessuno escluso, prima che sia troppo tardi, perché davvero non possiamo più andare avanti così”, osserva il presule, sottolineando che “il tempo di Quaresima è tempo di cambiamento e può diventare tempo di salvezza e di speranza”. “Se qualcosa non va nella propria vita personale, bisogna intraprendere conseguentemente e con coraggio la via del cambiamento”, ammonisce il vescovo. “Partendo dalle piccole cose – spiega –, non grandi (per qualcuno forse sì), ma piccoli impegni, veri e duraturi. Non solo fioretti che finiscono a Pasqua e che servono a poco. Per esempio, consiglio di concentrarci sul miglioramento della nostra capacità di ascolto e di dialogo”. L’invito è ad “ascoltare Dio e la sua Parola. Dedicare un’ora in più per dialogare in famiglia. Ascoltarsi dentro le comunità”. “Il cammino sinodale – evidenzia mons. Corazza – ci insegna lo stile dell’ascolto, premessa per ogni buon cambiamento”. Nel ribadire che “la meta della Quaresima è la gioia pasquale”, il vescovo rileva che “sembra strano, ma il tempo di Quaresima non è il tempo della tristezza, è un tempo che sfocia nella gioia di essere riusciti a cambiare e nella certezza che anche la morte verrà cambiata da una vita nuova. Come è accaduto
a Gesù, morto e risorto”. “La gioia pasquale sarà frutto del cambiamento, della gratuità, dell’indignazione e del coraggio. Questo è il tempo della speranza”, aggiunge mons. Corazza perché se “è vero” che “siamo polvere” sappiamo che “il Signore non ci riduce in polvere. Egli trasforma questo grigio mucchio, che siamo tutti noi, nel tempio della sua presenza. Cristo è morto in croce per donarci la vita eterna, anticipo e promessa di ogni cambiamento. E Lui è venuto per salvare il mondo non solo per cambiarlo”.

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