Ucraina: mons. Spina (Ancona-Osimo), “Signore aiutaci ad essere artigiani di pace e tieni viva la fiamma della speranza”. Il grazie delle famiglie accolte

Foto diocesi Ancona-Osimo

“Signore, che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace”. Questa la preghiera rivolta ieri sera a Dio dall’arcivescovo di Ancona-Osimo, Angelo Spina, e dai partecipanti alla veglia di preghiera per la pace organizzata nella concattedrale di Osimo ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, in comunione con quelle organizzate a Roma e in altre parti d’Italia.
L’arcivescovo ha quindi pregato per tutte le “vittime della guerra. Uomini, donne, ragazzi, bambini. Queste morti di fratelli e sorelle gridano pace”, e ha rivolto un pensiero a tutti “coloro che soffrono e hanno negli occhi l’orrore della guerra e la paura delle bombe”. Ha poi ringraziato la Chiesa locale di Ancona-Osimo e la Caritas diocesana. In questo anno tante famiglie hanno accolto nelle loro case persone ucraine fuggite dalla guerra, ospitate anche dai parroci nelle case parrocchiali. La Caritas diocesana ha accolto ad Osimo in alcuni locali di proprietà della Lega del Filo d’Oro sei nuclei familiari, in particolare donne con bambini, e ha portato avanti corsi di lingua italiana e supporto necessario per il vestiario e i beni alimentari.
“Questa è la via della pace – ha commentato Spina –, quando si aprono le mani, gli occhi, ma soprattutto il cuore per accogliere fratelli e sorelle che fuggono dall’orrore della guerra”.
Dopo l’intervento dell’arcivescovo è iniziata la marcia della pace. Giunti in Piazza del Teatro, una ragazza ucraina, a nome di tutte le famiglie accolte e sostenute, ha letto una lettera di ringraziamento: “La Caritas di Ancona-Osimo si è presa cura di noi e ha fatto tutto il possibile per farci sentire al sicuro. Grazie a tutti gli italiani per la loro accoglienza e ospitalità”.

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