“Un professionista della comunicazione dallo stile inimitabile che non ha mai fatto mancare il suo sostegno, la sua testimonianza, la sua vicinanza al nostro lavoro di tutela, di formazione e informazione”. Così l’Aiart ricorda in una nota Maurizio Costanzo, morto oggi all’età di 84 anni. “I cambiamenti della televisione italiana, l’avvento dei social network, la necessità di regole e una maggiore consapevolezza delle loro potenzialità, la corresponsabilizzazione tra tv, scuola e famiglia; il rispetto per il pubblico: la qualità del dialogo contro la povertà di argomentazioni e la bagarre in tv; la funzione del giornalismo e il suo ruolo come strumento di controllo del potere. Sono questi i temi contenuti nell’intervista a Il Telespettatore su ‘La Tv come strumento di responsabilità e professionalità’, con cui l’Aiart lo ricorda, ringraziandolo per ogni sua parola”.