“Un anno fa la Russia di Putin ha scatenato la brutale guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il popolo ucraino ha dimostrato una forza incredibile nel difendere la propria patria e i principi fondamentali del diritto internazionale contro l’aggressione russa. Ha dato prova di determinazione nella difesa della democrazia e della libertà, di resilienza di fronte alle avversità e di dignità dinanzi ai crimini della Russia”. Lo si legge in una dichiarazione congiunta emessa ieri sera dal Consiglio europeo, organismo Ue dove siedono i 27 capi di Stato e di governo. “Il popolo ucraino ha mostrato al mondo che spetta agli ucraini decidere il futuro del loro paese. Nessun Paese ha il diritto di invadere il proprio vicino o violarne la sovranità e l’integrità territoriale. Questa aggressione è un crimine contro la pace. Viola la Carta delle Nazioni Unite, i principi delle Nazioni Unite e i valori dell’umanità. Non possiamo e non dobbiamo rimanere inerti di fronte a tali crimini”. Nel testo si afferma che “la Russia ha sistematicamente preso di mira i civili, distrutto città e attaccato l’identità ucraina. Siamo determinati a garantire che tutti i responsabili di crimini di guerra e altri crimini di estrema gravità commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina siano chiamati a risponderne”.
La Russia ha “utilizzato gli alimenti e l’energia come armi, lanciato minacce nucleari profondamente irresponsabili e diffuso false narrazioni sulla guerra. La guerra di aggressione della Russia e le sue conseguenze hanno duramente colpito molti Paesi, in particolare per via del loro impatto sull’economia globale e sui prezzi dei prodotti alimentari e delle materie prime. L’Unione europea continuerà a collaborare con i partner per attenuare questi effetti e fornire assistenza ai Paesi e alle persone che più ne hanno bisogno”.