Ci saranno anche le bandiere dell’Auser Sicilia il prossimo 24 febbraio alla quarantesima edizione della Marcia antimafia Bagheria Casteldaccia, promossa dal Centro Pio La Torre. “Saremo insieme agli studenti, alle altre associazioni laiche e cattoliche, al movimento sindacale e ai sindaci del territorio – dice Giorgio Scirpa, presidente di Auser Sicilia – per testimoniare la nostra irreversibile scelta di campo contro la mafia. La mafia in questi 40 anni ha cambiato di molto la sua strategia e se prima questo era il ‘triangolo della morte’ (Bagheria-Casteldaccia-Altavilla Milicia) e la Sicilia intera era insanguinata dalla guerra di mafia e dalla ‘mafia stragista’ adesso che ha scelto di ritornare nell’‘inabissamento’ per meglio svolgere i propri affari e traffici non è meno pericolosa. Se – come si dice – la cattura di Matteo Messina Denaro segna la fine di questa ‘vecchia mafia’ non viene affatto meno né la sua pericolosità né l’esigenza di combatterla, di far crescere una cultura contro la mafia”. Per questo, prosegue il presidente dell’Auser Sicilia, “combattere la mafia, liberarci dalla sua ingombrante e soffocante presenza che, con la sua pervasività nella ‘borghesia mafiosa’ continua ad esercitare un pesante condizionamento della vita sociale, economica e politica del Paese resta una priorità. Così come resta – per noi – prioritaria la restituzione dei beni confiscati alla comunità e affinché questi beni mobili ed immobili possano tornare ad essere utili per le comunità”.
Auser, ricorda Scirpa, “gestisce già alcuni di questi beni e sono diventati luoghi della socialità, della lotta alla solitudine e per l’invecchiamento attivo, ma ve ne sono tantissimi altri che attendono di essere destinati e gestiti per finalità sociali. Analogamente devono essere salvaguardate le imprese confiscate che devono tornare ad assicurare lavoro e sviluppo. Queste sono le battaglie per una antimafia concreta e sociale che dobbiamo continuare a sviluppare ed intensificare insieme alla richiesta di verità e giustizia sui tanti misteri che hanno avvolto i tanti anni che abbiamo alle spalle”.