“San Benedetto è ricostruttore dell’Europa e costruttore di Pace, un valore universalmente riconosciuto e non scontato, che dobbiamo però saper conservare e preservare”. Lo ha detto il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, durante la presentazione, questa mattina a Roma presso la sede italiana del Parlamento europeo, delle Celebrazioni Benedettine 2023, organizzata congiuntamente con gli altri due Comuni benedettini di Subiaco (Rm) e Cassino (Fr). La Fiaccola come ormai consuetudine sarà accesa a Norcia (25 febbraio, ndr.) all’interno della Cripta ristrutturata della Basilica di San Benedetto, “il luogo che – rimarcato il sindaco umbro – la tradizione annovera come la culla dei santi Benedetto e Scolastica. Un semplice gesto, ma di grande significato sia per la nostra Comunità che per quella dell’intero Continente. Iniziative come queste contribuiscono a rafforzare la fede e l’identità culturale dei popoli”. Per il sindaco di Subiaco, Domenico Petrini, “le nostre città gemellate di Subiaco, Norcia e Cassino hanno il preciso dovere di farsi tedofore di questa testimonianza di luce: ce lo chiede il tempo complesso che sta attraversando il nostro continente, scosso da un conflitto che ormai si protrae da un anno e da una crisi identitaria che sta mostrando alla stessa Europa uno scenario nuovo, da non sottovalutare. Abbiamo una grande opportunità quella di ridestare le ragioni che hanno portato alla nascita di un’unione tra paesi e popoli che, raggruppando diverse sensibilità ed esperienze, è riuscita a conservare l’essenza del messaggio benedettino”. Parole condivise dal sindaco di Cassino, Enzo Salera: “Il riferimento costante dell’iniziativa è la Pace, che la si raggiunge costruendola, custodendola e rinnovandola ogni giorno. Un impegno ancor più necessario oggi di fronte alle drammatiche immagini della guerra in Ucraina che non accenna a placarsi. La Fiaccola, simbolo di pace, vuol richiamare tutti ad adoperarsi per far cessare le armi ed avviare una trattativa con l’obiettivo di porre fine alle sofferenze di un popolo, quello ucraino, ma anche a quelle di tutti gli altri popoli in guerra”. La Fiaccola Benedettina “Pro Pace et Europa Una”, ha spiegato padre Luigi Maria Di Bussolo, presidente della Fondazione San Benedetto, “è diventata strumento attraverso cui le città benedettine e le rispettive comunità monastiche diffondono il messaggio del Santo fondatore del monachesimo occidentale. Ogni anno aggiungiamo tasselli ad un quadro che si arricchisce di importanti riconoscimenti istituzionali e di visite a luoghi simbolo della nostra storia e delle nostre radici cristiane. Pensiamo ad esempio allo scorso 8 febbraio quando, dopo la benedizione del Santo Padre Francesco, abbiamo raggiunto le tombe dei Santi Pietro e Paolo con la preghiera e con l’accensione della Fiaccola e un momento di raccoglimento attorno alla tomba di Papa Benedetto XVI. Tornare alle origini ha trasmesso in qualche modo ancora più forza e vigore ad un viaggio che, nel rispetto delle diversità incontrate lungo il cammino, ha saputo costruire e rafforzare legami, lasciando ogni volta una fiamma accesa per illuminare e riscaldare le menti e i cuori dei popoli europei”.
Le celebrazioni sono partite lo scorso 7 febbraio quando la Fiaccola è stata ricevuta dal presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, e poi benedetta da Papa Francesco il giorno seguente. Sarà poi accesa sabato 25 febbraio presso la cripta della basilica di San Benedetto, a Norcia. Giovedì 2 marzo è prevista a Lisbona la presentazione del Brand Terre di San Benedetto nel quale si identificano le tre Città benedettine, davanti a tour operator e stampa; venerdì 3 marzo si terranno incontri istituzionali che vedranno coinvolte le Autorità nazionali e locali e, naturalmente, l’Ambasciata d’Italia che ha offerto sostegno, insieme ad Enit, alle delegazioni italiane nell’organizzazione degli eventi in terra portoghese. Particolarmente ricco il programma religioso con la visita presso il santuario mariano di Fatima (sabato 4 marzo), la celebrazione eucaristica presso la cattedrale di Lisbona (domenica 5 marzo) e l’abbazia benedettina di Singeverga (lunedì 6 marzo). Dopo il suo ritorno in Italia la Fiaccola sarà accolta sabato 11 marzo a Subiaco, presso il Sacro Speco, e sabato 18 marzo a Montecassino, sulla tomba del santo e nel pomeriggio a Cassino. Da Montecassino sabato 18 marzo la staffetta con la Fiaccola sarà scortata dai gruppi podistici delle tre città, Norcia Run 2017 (Norcia), Marciatori Simbruini (Subiaco) e Cus (Cassino) percorrerà interamente a piedi il tracciato del Cammino di San Benedetto per far rientro a Norcia la sera del 20 marzo. La mattina del 21 marzo partirà alla volta di Subiaco giorno nel quale le celebrazioni benedettine, religiose e civili, si concluderanno in contemporanea nelle tre Città.