A venti giorni dalla 95ª edizione dei premi Oscar, i BAFTA Award inglesi risuonano come chiara anticamera (al pari dei Golden Globe). E con sorpresa la British Academy of Film and Television Arts ha incoronato “All Quiet on the Western Front” (“Niente di nuovo sul fronte occidentale”) di Edward Berger, produzione franco-tedesca targata Netflix che ha conquistato ben 7 riconoscimenti: miglior film, film internazionale, regia e sceneggiatura non originale entrambe dello stesso Berger, fotografia di James Friend, suono e colonna sonora firmata Volker Bertelmann. “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, rilasciato sulla piattaforma Netflix nell’ottobre 2022, è l’adattamento del noto romanzo di Erich Maria Remarque; il film si è imposto all’attenzione internazionale lo scorso gennaio a seguito della pioggia di candidature agli Academy Award, correndo in 9 categorie.
Nel corso della 76ª edizione dei premi BAFTA a uscire vincitori altri due titoli forti dell’anno. Anzitutto “The Banshees of Inisherin” (“Gli spiriti dell’isola”) di Martin McDonagh, che ha incassato 4 premi di peso: miglior film britannico, sceneggiatura originale firmata da McDonagh, attori non protagonisti Barry Keoghan e Kerry Condon. E ancora, 4 premi anche al biopic “Elvis” di Baz Luhrmann, vincitore per miglior attore protagonista Austin Butler – scalzando il favorito Brendan Fraser -, costumi di Catherine Martin, casting e trucco-acconciatura. Come da previsione Cate Blanchett è la miglior attrice protagonista per la sua intensa e problematica prova in “Tár” di Todd Field. La Blanchett, conquistata dunque la Coppa Volpi a Venezia79, il Golden Globe e ora il BAFTA, domina i pronostici per gli Oscar.
Tra gli altri riconoscimenti della British Academy si ricordano il premio per la miglior star emergente Emma Mackey, nota per la serie Netflix “Sex Education” e per i film usciti nel 2022 “Assassinio sul Nilo” ed “Emily”, come pure il miglior debutto britannico nella regia di Charlotte Wells per “Aftersun”. E inoltre, i miglior effetti speciali sono andati al kolossal “Avatar. La via dell’acqua” (“Avatar: The way of water”) di James Cameron, il miglior montaggio a Paul Rogers per il film “Everything Everywhere All at Once” dei Daniels. Il miglior film animato è “Pinocchio” (Netflix) di Guillermo del Toro, mentre il corto animato “The Boy, the Mole, the Fox and the Horse” (AppleTV+) di Charlie Mackesy e Peter Baynton. Infine, documentario dell’anno è stato riconosciuto “Navalny” di Daniel Roher.
In ultimo, il premio speciale BAFTA Fellowship Award è stato assegnato alla costumista londinese Sandy Powell, una colonna del cinema britannico contemporaneo, nominata ben quindici volte all’Oscar e vincitrice delle statuette per “Shakespeare in Love” (1999), “The Aviator” (2005) e “The Young Victoria” (2010).