“Facciamo spazio a Dio nella nostra vita e nella nostra persona e nell’unione sponsale Dio agirà in noi e attraverso di noi. Voi siete la prova che l’amore anche dopo 25 anni è possibile, certo ci saranno modi diversi di vivere l’amore e far crescere la famiglia con tutte le difficoltà che si sono. Ma non lasciamo tramontare questo patto nuziale che Dio ha voluto elevare a sacramento e che ha donato all’umanità attraverso il suo figlio Gesù”. Lo ha affermato mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, in occasione della festa delle nozze d’argento che ha celebrato nella basilica di San Valentino alla presenza di circa 20 coppie, provenienti da Terni e dall’Umbria, da Roma e da Anzio, accompagnati dai figli e in qualche caso anche dai nipoti e genitori, hanno rinnovato davanti all’urna di San Valentino gli impegni consacrati sull’altare nel giorno del matrimonio.
“Ricordate oggi la vostra unione sponsale – ha sottolineato il presule e in questo dobbiamo riconoscerne i tanti doni per comprenderne il vero significato”. “Il dono, innanzi tutto, di voi sposi, dono l’uno per l’altro, per la famiglia, ma anche per la chiesa e per la società. Poi San Valentino patrono dell’amore che abbraccia il senso profondo dell’amore, della vita e della pace. E quanto desideriamo la pace guardando al mondo in guerra”, ha proseguito mons. Soddu. “Nel momento in cui si entra in guerra – ha osservato – è difficile venirne fuori se non si segue il criterio assoluto dell’amore. L’amore dà la vita, che deve essere salvaguardata dal suo concepimento fino al suo naturale tramonto; dalla vita si ha la pace che nasce nel cuore delle persone e poi, come una cascata e sorgente zampillante di vita, si irradia in tutto il mondo”.
Parlando poi di Gesù, il vescovo ha evidenziato che “con la sua donazione egli salva l’umanità e si unisce, come nelle nozze, all’umanità”. “Infatti – ha spiegato – l’unione di Cristo all’umanità è un’unione sponsale, un’unione indissolubile. Ecco che cosa state celebrando voi: il sacramento dell’unione sponsale”. “A voi sposi – ha concluso – questo è dato affinché nelle vostre attività quotidiane, nella vostra vita, possiate sempre manifestare questo amore grande che Dio ha avuto per voi e che voi avete l’una per l’altro nella vostra famiglia e che avete sancito con l’esistenza dei vostri figli”.