Il presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad), Alvaro Lario, ha annunciato oggi che verrà rafforzato il sostegno alla Somalia e riprenderanno gli investimenti diretti verso il Paese africano, sospesi per tre decenni a causa dei ritardi nel pagamento del debito accumulati dal Governo di Mogadiscio. La Somalia ha infatti saldato il suo debito con l’Ifad grazie al sostegno degli Stati membri. L’annuncio, fatto durante la 46ª sessione del Consiglio dei Governatori Ifad, arriva – viene spiegato in una nota – in un momento in cui la Somalia si trova in una situazione di siccità senza precedenti che pone milioni di persone in una condizione di insicurezza alimentare.
“Oggi la situazione di milioni di somali è straziante”, ha dichiarato Lario, spiegando che “il fatto che ben cinque stagioni di piogge siano completamente saltate ha devastato le loro vite e la loro capacità di far fronte alla situazione, ulteriormente complicata da conflitti, shock climatici, epidemie di locuste del deserto e prezzi elevati di cibo, carburante e fertilizzanti. Dobbiamo fornire assistenza umanitaria per salvare vite umane ora, ma è altrettanto importante gettare le basi oggi per garantire un futuro più luminoso”. “Le soluzioni – ha aggiunto – esistono. È disumano far vivere le persone passando da una crisi all’altra. Dobbiamo investire oggi in soluzioni a lungo termine. E questo significa sviluppo rurale”.
Durante una conferenza stampa, Hassan Sheikh Mohamud, presidente della Repubblica federale di Somalia, ha sottolineato l’importanza del rinnovato impegno dell’Ifad: “Questo nuovo impegno è un’opportunità per permettere una rinascita della Somalia e per affrontare molte priorità legate alla sicurezza alimentare del Paese”, ha dichiarato. “Il nuovo impegno dell’Ifad è l’inizio del processo di transizione dal settore umanitario a quello dello sviluppo e aiuta molto – sta aprendo la strada e altre organizzazioni seguiranno l’esempio”.
Lario ha annunciato che l’Ifad metterà immediatamente a disposizione 11,6 milioni di dollari e mobiliterà risorse per un nuovo progetto di sviluppo agricolo da 50 milioni di dollari, che fornirà sementi, irrigazione, servizi agricoli e veterinari, piccoli prestiti di microfinanza, formazione sulle tecniche di adattamento e di climate smart agriculture per migliorare la produzione agricola e zootecnica.
“Dobbiamo aiutare i piccoli agricoltori e i pastori ad adattarsi ai cambiamenti climatici e a costruire la loro resilienza in modo da poter affrontare gli shock futuri”, ha sottolineato Lario. “Hanno bisogno di finanziamenti e formazione”.
Secondo la Integrated Phase Classification 5,6 milioni di somali stanno attualmente vivendo alti livelli di insicurezza alimentare, tra di essi si ritiene che 214mila vivano una situazione catastrofica a causa di una siccità senza precedenti, mai vista da decenni. Le proiezioni indicano che ben 8,3 milioni di somali potrebbero trovarsi ad affrontare livelli elevati di insicurezza alimentare acuta tra aprile e giugno 2023. Il Piano di risposta umanitaria per la Somalia 2023 mira ad assistere 7,6 milioni di persone e include la possibilità di evitare la morte di circa 6,7 milioni di persone tra le più vulnerabili.
I nuovi investimenti diretti da parte dell’Ifad sono stati possibili grazie a Belgio, Germania, Italia e Svezia che hanno supportato la Somalia cancellando il suo debito. Gli arretrati hanno impedito alla Somalia di beneficiare di prestiti e sovvenzioni altamente agevolati da parte dell’Ifad dal 1991, anno in cui è iniziata la guerra civile nel Paese.