Terra Santa: Pizzaballa (Custode), “chi è stato raggiunto dalla salvezza non può più accontentarsi di osservare una legge, per quanto buona e santa sia”

“Per chi scopre la presenza del Regno nella propria vita, la vecchia giustizia non basta più. Non basta più osservare delle leggi, non basta più limitarsi a fare bene il proprio dovere. Nascono esigenze nuove, un nuovo modo di stare nella vita, nelle relazioni; un nuovo modo di amare”. È quanto spiega il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, nella sua meditazione al Vangelo della domenica (questa settimana 12 febbraio), pubblicata dal sito del Patriarcato. “L’uomo è chiamato a comportarsi in modo nuovo, perché vive in un tempo nuovo – afferma il Patriarca – non si tratta di fare qualcosa in più, altrimenti, nella logica del discorso, non sarebbe cambiato assolutamente niente: ci sarebbe comunque una legge da osservare per poter ottenere una salvezza, e Gesù sarebbe un maestro solo un po’ più esigente degli altri. Il discorso, invece, è proprio diverso: chi è stato raggiunto dalla salvezza – sottolinea Pizzaballa – non è più libero di comportarsi come prima, non può più accontentarsi di osservare una legge, per quanto buona e santa sia. Non può fare altro che donare la vita. Non si è più nel contesto di un dovere da compiere, ma di una gratuità ricevuta alla quale siamo invitati a rispondere altrettanto gratuitamente. L’amore non si misura”. Da qui la conclusione: “Quando Gesù dice che Lui è venuto non per abolire la legge, ma per darle compimento intende dire che il vero senso della Legge, la vera intenzione, era proprio questa: portare l’uomo a questo di più di amore e di gratuità che può nascere solo da un cuore grato e riconoscente per ciò che ha ricevuto”.

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