È arrivato ieri ad Aleppo, per portare ai terremotati la vicinanza di Papa Francesco, il nunzio apostolico in Siria, card. Mario Zenari. Secondo quanto appreso dal Sir il nunzio si è recato all’ospedale cattolico di St. Louis per visitare i feriti nel sisma. Il nosocomio è uno dei tre, gli altri due sono a Damasco, coinvolti nel Progetto “Ospedali aperti”, gestito sul campo dalla fondazione Avsi e ispirato dallo stesso nunzio per fornire cure mediche gratuite ai siriani più poveri e vulnerabili. L’ospedale, subito dopo il sisma, ha sospeso l’attività ordinaria per dedicarsi ai feriti alcuni dei quali sono stati ricoverati. Il nunzio ha visitato anche la parrocchia latina, guidata dal parroco padre Bahjat Karakach, dove sono ospitati oltre 500 terremotati. “La sua presenza tra noi è un segno forte di vicinanza del Papa e siamo tutti emozionati – dice al Sir il parroco latino –. Il cardinale ha potuto anche vedere da vicino la distruzione operata dal sisma. Tra l’altro le scosse continuano e la gente vive costantemente nella paura. La presenza del cardinale tra noi infonde coraggio e speranza”.
Questa mattina il card. Zenari si è recato nel Terra Santa College di Aleppo, guidato da padre Samhar Ishak. Qui sono accolti 2.000 terremotati. Accompagnato dal direttore, padre Samhar, il cardinale ha fatto il giro del centro e salutato i terremotati portando anche a loro la vicinanza di Papa Francesco. È stato un momento molto emozionante per tutti gli sfollati”. Per l’occasione sono state distribuite delle coperte e cibo. Nella serata di oggi, sempre secondo quanto appreso dal Sir, nella parrocchia latina verrà celebrata una messa durante la quale il nunzio rivolgerà un saluto. Al termine sono previste due riunioni convocate dal rappresentante pontificio, la prima con tutti i vescovi cattolici di Aleppo e la seconda estesa anche ai vescovi delle altre fedi e denominazioni cristiane presenti in città. Scopo dei due incontri fare il punto della situazione, coordinare gli aiuti e le risorse al momento disponibili.