Terremoto in Turchia e Siria: Cadorin (Caritas Italiana), “nostra rete allertata. In campo per distribuire cibo”

(Foto: ANSA/Sir)

“Al momento stiamo cercando di capire l’entità dei danni e quindi coordinare gli aiuti. La rete Caritas è preoccupata e allertata nell’area colpita che insiste nel Vicariato apostolico dell’Anatolia che fa capo a mons. Paolo Bizzeti. Al momento la Caritas diocesana di Anatolia sta sta cercando di portare aiuti e cibo che di solito viene distribuito nella mensa a circa 50 persone sfollate. La hotline del Centro di ascolto è aperta”. Alessandro Cadorin, referente di Caritas Italiana in Turchia, fa il punto al Sir del sisma che stamattina alle 4.17 ora locale (le 2.17 in Italia) ha colpito Turchia e Siria provocando centinaia di morti e feriti. Secondo le prime informazioni, ad oggi, sarebbero 280 persone hanno perso la vita a Kahramanmaraş, Gaziantep, Şanlıurfa, Diyarbakır, Adana, Adıyaman e Malatya; 440 persone sono rimaste ferite a Kahramanmaraş, Gaziantep, Şanlıurfa, Diyarbakır, Adana, Adıyaman, Malatya, Osmaniye, Hatay e Kilis. Bilancio del tutto provvisorio e che viene aggiornato di ora in ora. Poco fa il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenendo in una riunione di governo, ha parlato di almeno 912 morti e 5.385  feriti. Dopo il terremoto si sono verificate finora 42 scosse di assestamento, la più forte delle quali è stata di magnitudo 6,6. Il sisma è stato avvertito specialmente a Kahramanmaraş, Hatay, Osmaniye, Adıyaman, Gaziantep, Şanlıurfa, Diyarbakır, Malatya e Adana. “I cittadini – spiega Cadorin – colti nel sonno sono scesi per le strade innevate in preda al panico e alla paura. Nonostante la temperatura dell’aria fosse sotto lo zero in molte province della regione, hanno iniziato ad aspettare intorno ai fuochi che bruciavano e nei loro veicoli. Purtroppo – aggiunge – dobbiamo registrare tra le vittime anche una donna beneficiaria di uno dei nostri progetti di ‘empowerment’ femminile. L’Ufficio diocesano ha allertato tutti i beneficiari a non avvicinarsi all’area colpita. Domani è previsto un incontro con tutte le Caritas internazionali partner di Caritas Turchia per valutare il tipo di intervento da effettuare. Si tratterà di capire il numero degli sfollati e tra i primissimi interventi verrà valutato quello di fornire abiti ai terremotati per difendersi dal freddo. Gli indumenti saranno acquistati in loco e distribuiti direttamente. Verrà presto reso noto da Caritas Turchia e Caritas Italiana un numero telefonico per fare donazioni”. È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o con una donazione on-line tramite il sito www.caritas.it o con bonifico bancario causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite: Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111; Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474; Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013; UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U.

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