“Parteggiare ostinatamente per la propria etnia o per interessi particolari, alimentando spirali di odio e di violenza, torna a svantaggio di tutti”. Ne è convinto il Papa, che nel suo primo discorso nella Repubblica Democratica del Congo, rivolto alle autorità, alla società civile e al Corpo diplomatico ha messo in guardia del pericolo di “scivolare nel tribalismo e nella contrapposizione”. “Il problema non è la natura degli uomini o dei gruppi etnici e sociali, ma il modo in cui si decide di stare insieme”, ha spiegato Francesco: “la volontà o meno di venirsi incontro, di riconciliarsi e di ricominciare segna la differenza tra l’oscurità del conflitto e un avvenire luminoso di pace e prosperità”.