Sanità: carenza di personale, assistenza domiciliare, farmaci innovativi, revisione Lea nell’incontro di Federazioni e Ordini professionali con il ministro Schillaci

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Il tema della grave carenza di professionisti, soprattutto di infermieri, di medici specialisti e farmacisti, rispetto alla quale si dovranno definire azioni non solo sul reclutamento, ma anche per l’incremento dell’attrattività delle professioni sanitarie in generale e del loro impiego nel Servizio sanitario nazionale è stato al centro del secondo incontro incontro delle Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sociosanitarie (medici e odontoiatri, infermieri, farmacisti, tecnici sanitari e professionisti della riabilitazione e della prevenzione, fisioterapisti, chimici e fisici, medici veterinari, psicologi, assistenti sociali, ostetriche, biologi) con il ministro della Salute Orazio Schillaci.
“Dovrà poi essere sviluppato il discorso dell’assistenza domiciliare – si legge in un comunicato -, in virtù dei mutati bisogni e dei cambiamenti demografici, così come il problema di ricoveri e accessi impropri, con nuovi modelli organizzativi da adottare e adattare in ospedali, pronto soccorso e sul territorio, anche con il coinvolgimento della rete delle farmacie aperte al pubblico”. Ulteriore tema quello dei farmaci innovativi, dei tetti di spesa riferiti ad analisi ed esami diagnostici, soprattutto in funzione della revisione dei Livelli essenziali di assistenza e del relativo finanziamento”.
Uno spunto di riflessione innovativo è stato quello relato all’intelligenza artificiale e ai suoi risvolti etici, perché “nell’assistenza la tecnicalità e l’efficienza del progresso tecnologico non possono, secondo le professioni, sostituire la sensibilità e la capacità selettiva verso il singolo assistito e soprattutto non possono supplire l’indispensabile rapporto che deve esserci tra professionista sociosanitario e persona”.
Federazioni, Ordini e Ministero analizzeranno anche il tema della revisione dei profili professionali . Particolare impulso sarà dato, poi, a campagne di prevenzione e per l’educazione e la sicurezza alimentare. Allo studio anche una campagna ministeriale di comunicazione specifica sulla violenza ai danni del personale, tema essenziale e trasversale a tutte le professioni che hanno chiesto un rilancio dell’Osservatorio nazionale.

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