“La memoria, il ricordo devono portare le nuove generazioni, ma anche noi adulti, a confrontarsi con il presente per individuare gli elementi di criticità e pericolo per la libertà e il rispetto dei diritti degli uomini e per porli al centro dell’attenzione di tutti. Non si può più pensare che basti ricordare”. E’ quanto scrive la Presidenza nazionale dell’Aimc, Associazione italiana maestri cattolici, in una nota dedicata al Giorno della Memoria, dal titolo, “27 Gennaio, non basta ricordare!”. “Nelle scuole – scrivono i maestri – si ricordano, con discussioni, visione di materiale video, letture, incontri con testimoni o esperti, quelle pagine di storia che hanno visto protagonista il volto peggiore dell’uomo”. “Ma basta?”. “Gli ultimi anni con la pandemia, l’invasione dell’Ucraina oltre a tutte le altre guerre nel mondo altrettanto sanguinose ma meno mediatiche, hanno portato ciascuno di noi a confrontarsi con paure antiche e nuove”. “Affinché non si assista più a certe storture dell’umanità, c’è bisogno che si affronti il presente, confrontandolo con il passato, per evitare un domani peggiore dell’oggi”.