“In attesa del contratto di servizio Rai 2023 ci auguriamo che non vengano esclusi gli impegni a tutela dei minori”. Ad affermarlo è Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, che – in una nota – sottolinea la “necessità di scelte che pongano fine alla carente sensibilità sociale del Servizio pubblico in materia di minori. L’Aiart confidando in un sussulto di dignità da parte del Governo e del Parlamento affinché intervengano su un sistema televisivo che non è degno di un Paese civile e democratico”.
“No a scelte sbagliate che penalizzano i minori”, tuona l’Aiart, l’associazione cittadini mediali, che ha sempre sostenuto la necessità di una tutela dei minori proprio a partire dal servizio pubblico che ancora oggi dopo innumerevoli segnalazioni mostra scarsa attenzione ai bambini. Basta citare, ad esempio, il sito Rai Play (unico fra tutti) in cui non è segnalata l’età consigliata per i prodotti e non c’è un parental control.
“La Rai riparta dai più piccoli, investendo” è uno dei tanti appelli a tutela dei minori presenti nella rivista dell’Aiart “Il telespettatore” anche a firma di autori Rai che precisano come “tutte le risorse che vengono stanziate per l’apprendimento del minore producono il ritorno maggiore” e richiamano l’attenzione ad un lavoro di rete e di incontro per creare una strategia che comprenda condivisione, confronto, scelta e tutela.