“Ogni vero matrimonio, anche quello non sacramentale, è un dono di Dio ai coniugi”. Lo ha sottolineato il Papa, nel discorso alla Rota Romana per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Sempre il matrimonio è un dono!”, ha esclamato Francesco: “La fedeltà coniugale poggia sulla fedeltà divina, la fecondità coniugale si fonda sulla fecondità divina. L’uomo e la donna sono chiamati ad accogliere questo dono e a corrispondervi liberamente con il reciproco dono di sé. Questa bella visione può apparire utopica, in quanto sembra non tener conto della fragilità umana, dell’incostanza dell’amore umano”. “L’indissolubilità viene spesso concepita come un ideale, e tende a prevalere la mentalità secondo la quale il matrimonio dura finché c’è amore”, l’analisi del Papa: “Ma di quale amore si tratta? Anche qui vi è spesso inconsapevolezza del vero amore coniugale, ridotto al piano sentimentale oppure a mere soddisfazioni egoistiche. Invece l’amore matrimoniale è inseparabile dal matrimonio stesso, in cui l’amore umano, fragile e limitato, si incontra con l’amore divino, sempre fedele e misericordioso”. “Si tratta di un dono affidato alla loro libertà con i suoi limiti e le sue cadute, per cui il volersi bene tra marito e moglie ha bisogno continuamente di purificazione e maturazione, di comprensione e perdono reciproco”, ha spiegato Francesco.