Solidarietà: dal 6 al 10 marzo a Sacrofano la “cattedra dell’accoglienza”, con la presenza del card. Parolin

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“Una novità in campo ecclesiale e civile”. Così don Francesco Fiorino, tra i coordinatori dell’iniziativa, ha definito la Cattedra dell’Accoglienza, presentata oggi a Roma. Il corso di formazione residenziale – rivolto a “chiunque, a diverso titolo, sia impegnato a servire, nel rispetto e nel dialogo, l’altro, diverso, il lontano” – si terrà alla Fraterna Domus di Sacrofano dal 6 al 10 marzo, e vedrà la presenza, nel giorno di apertura, del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. Alla Cattedra, ha spiegato don Fiorino, hanno aderito 17 enti che si occupano già di accoglienza nelle sue varie espressioni, e intende affermare “il valore umano ma anche religioso dell’accoglienza, e della sua prassi, a cominciare dalle basi”. Il tema della prima edizione dell’appuntamento è: ”L’ accoglienza dimensione fondamentale dell’essere umano e della terra”. L’iniziativa, partita nel marzo scorso a Sacrofano proprio alla presenza del card. Parolin, intende essere a cadenza annuale, e intende – ha spiegato don Fiorino – “ribadire a noi stessi la necessità e l’urgenza della formazione, oltre che della condivisione delle esperienze e delle buone pratiche”. La Cattedra, inoltre, ha aggiunto il relatore, vuole essere “un’occasione per fare esperienza significativa e permanente di sinodalità, sia a livello nazionale che locale, anche dal punto di vista del dialogo interreligioso”. “C’è una tensione costante tra ostilità e ospitalità”, ha spiegato mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma delegato per la carità, soffermandosi sui due termini che, anche etimologicamente in latino, hanno la stessa radice, “che però può produrre atteggiamenti diversi e opposti”: di qui la necessità di educare all’accoglienza come capacità di “fare spazio” all’altro e come virtù da praticare “con il cuore caldo e la testa fredda, per poter distinguere bene e accompagnare le persone senza però sostituirsi alla loro vita, ma essendo costantemente pronti ad intervenire in un momento di maggiore fragilità dell’altro”. Per il rettore della Pontificia Università Lateranense, Vincenzo Buonomo, “il tema dell’accoglienza è legato alla mobilità umana, un dato ormai consistente nella nostra vita quotidiana, e che interessa gli Stati e la comunità ecclesiale, sia a livello locale che universale”. “Il fenomeno della mobilità umana è un fenomeno strutturale, che va governato”, la tesi di Buonomo, secondo il quale “c’è bisogno di persone, di strutture e di politiche. L’accoglienza è il primo step di un’integrazione: se non è strutturata, il rischio è che l’integrazione non parti”. In questo contesto, per il rettore della Lateranense, la Cattedra dell’Accoglienza “può diventare un laboratorio attraverso cui poter pensare e far pensare”, rivolto “a chi fa accoglienza quotidiana, a chi desiderare essere accolto e a chi deve governare l’accoglienza”.

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