Le politiche pubbliche a sostegno delle pari opportunità e della natalità nell’universo economico-produttivo italiano sono state al centro dell’incontro che ieri la ministra per le Pari opportunità, la famiglia e la natalità, Eugenia Roccella, ha avuto con la presidente del Movimento Donne dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid), Stefania Brancaccio, e il presidente del Movimento Giovani, Benedetto Delle Site, in rappresentanza delle donne e dei giovani aderenti all’associazione che riunisce gli imprenditori e i dirigenti d’azienda i quali ispirano la propria azione ai principi della dottrina sociale cristiana. Presente anche il prof. Luciano Monti in veste di esperto invitato dall’Ucid.
“Il nostro Paese – hanno sottolineato Brancaccio e Delle Site – soffre ancora un pesante divario retributivo e di opportunità lavorative che vede in modo particolare le donne e i giovani che si affacciano al mondo del lavoro fra i soggetti maggiormente colpiti, e la carenza di pari opportunità per donne e giovani è fra le cause dell’emergenza demografica a più riprese fotografata dall’Istat come il pericolo maggiore che incombe sulla tenuta stessa dell’economia e della società italiana”.
“In questo scenario – hanno continuato i dirigenti dell’Ucid – abbiamo apprezzato la scelta del nuovo esecutivo di riunire Pari opportunità, famiglia e natalità: occorre infatti un’iniziativa forte di sensibilizzazione che tocchi le politiche pubbliche nella loro interezza e punti ad orientarle intervenendo a vantaggio di chi oggi è più svantaggiato: donne, i giovani, famiglie, e ciò a partire dal Pnrr anche nell’ottica di una accelerazione di spesa, sempre più necessaria per non perdere la grande sfida lanciata con il Next Generation Eu”.
“È inoltre prioritario – secondo Brancaccio e Delle Site – rivedere gli attuali criteri sulla certificazione di parità di genere delle aziende” mentre è “necessario per famiglie e imprenditori under 35 incrementare i rispettivi benefici, siano essi bonus o detrazioni fiscali e crediti di imposta nella prospettiva di assicurare a tutti i giovani una libera assunzione di paternità e maternità nel rispetto del proprio orologio biologico”. “Pari opportunità e natalità – hanno concluso i rappresentanti dell’Ucid – debbono essere la bussola di un’economia più giusta, oltre che più prospera. Da parte della ministra abbiamo riscontrato disponibilità a lavorare insieme nonché apertura verso i contributi che i corpi sociali intermedi possono offrire all’azione di Governo, nello spirito più volte richiamato dalla premier Giorgia Meloni”.